La Fiom Cgil di Chieti esprime preoccupazione riguardo al blocco delle attività tra Baomarc e stabilimento Stellantis di Atessa. Le relazioni, stando a quanto fa notare la sigla sindacale, si sarebbero interrotte prima delle festività natalizie: «Attualmente non disponiamo di informazioni certe riguardo a una risoluzione favorevole che garantisca il ripristino delle normali relazioni tra le due parti coinvolte».
Secondo il sindacato senza una soluzione il blocco da parte di Baomarc potrebbe «essere molto più lungo di quello avvenuto l’anno scorso, generando ripercussioni non solo sulla ex Sevel ma su tutte le aziende dell’indotto». L’azienda fa capo alla multinazionale cinese dell’acciaio che nel 2019 rilevo l’ex Honeywell, oggi impiega 140 persone che rischiano ripercussioni: «Tale situazione avrà inevitabilmente impatti negativi sui lavoratori di molte aziende. In particolare, preoccupa la condizione dei lavoratori della Baomarc, i quali, a fronte di un’azione di blocco delle attività da parte della loro azienda, non potranno beneficiare della cassa integrazione».
La Fiom sospetta che la situazione sia frutto della «estrema politica di riduzione dei costi da parte di Stellantis, la quale sta creando difficoltà a molte aziende dell’indotto e dei servizi». È stato anche l’amministratore del gruppo, Carlos Tavares, a ribadire la necessità di ridurre i costi nella recente visita in Val di Sangro soprattutto nell’ottica della produzione dell’auto elettrica chiamando esplicitamente l’indotto «a fare la sua parte».
«Chiediamo alla Regione di investigare sulle ragioni di questa difficoltà e di intervenire, se possibile, attraverso un’attività di mediazione – conclude Alfredo Fegatelli, segretario provinciale Fiom Cgil – Decine di migliaia di lavoratori rischiano di subire fermi e perdite salariali; quindi, è fondamentale adottare un approccio tempestivo e risolutivo». La sigla sindacale ha chiesto un incontro urgente con la Baomarc per conoscere meglio la situazione.