Il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna torna a bussare alla porta del Ministero alla ricerca di fondi per la strada di raccordo Vasto Nord – Vasto Sud. Il progetto inizialmente pensato come ipotesi di variante alla Statale 16 ha poi cambiato denominazione e non è stato più presentato come tale, ma come un nuovo collegamento per bypassare Vasto Marina e San Salvo Marina e facilitare gli spostamenti nell’entroterra.
A differenza delle varie ipotesi di variante alla Statale 16, tale progetto si svilupperebbe su strade esistenti che necessiterebbero di un adeguamento. La strada partirebbe di fronte all’ex Cotir di contrada Zimarino, in territorio di Vasto, usando l’infrastruttura consortile esistente fino ai comuni di Monteodorisio e Cupello. Proseguirebbe poi sulla fondovalle Cena per collegarsi successivamente alla fondovalle Treste. Da questa strada – già oggetto di migliorie negli ultimi anni – si confluirebbe sulla SS 650 Trignina, in territorio di Cupello, per arrivare allo svincolo di San Salvo Marina dove poter riprendere la Statale 16.
Tale percorso sarebbe più lungo delle infrastrutture esistenti. Il tracciato – comprensivo del tratto di “Trignina” – avrebbe una lunghezza di 32 km, la Statale 16 è di 19,7 km, mentre l’A14 di 20,3 km. Gli estimatori del progetto sottolineano che però i tempi di percorrenza tra tale nuova strada e la SS 16 sarebbero simili proprio perché non ci si imbatterebbe nei rallentamenti tra le marine di Vasto e San Salvo.
L’importo stimato dei lavori evidenziato nel progetto di fattibilità della Provincia è di 40,3 milioni di euro.
La lettera
Nei giorni scorsi Menna ha inviato una lettera al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini perorando questa causa: «La soluzione di tracciato ripercorrendo strade esistenti, riduce fortemente il consumo ambientale rifunzionalizzando e adeguando tratti di viabilità per lungo tempo trascurati e sottoutilizzati, evitando la costruzione di nuovi tronchi stradali e relative opere infrastrutturali su contesti a forte valenza ambientale come quello della fascia costiera».
«Inoltre il tracciato si discosta dagli abitati di Vasto e San Salvo ampliando il bacino di utenza sia per quanto concerne i grandi spostamenti di interesse statale che per quelli più brevi a livello locale a supporto delle realtà territoriale a rischio spopolamento. L’evidente carattere strategico dell’opera richiede un’azione coordinata e sinergica a vari livelli di competenza di tutte le forze politiche del territorio mirata a promuovere la realizzazione dell’intervento. L’opera non rappresenta una mera scelta politica ma piuttosto una imperdibile opportunità poiché, non solo incide sul sistema dei collegamenti a vario rango, ma rappresenta un eccezionale volano per la crescita socio-economica del territorio, nel rispetto dei principi fondamentali di sostenibilità e tutela ambientale».
«La stessa opera – si conclude la missiva – è fondamentale in prospettiva della creazione del nuovo ospedale e dei collegamenti tra porto di Vasto e le zone nodali del territorio. Inoltre, si realizzerebbero lungo il percorso nuovi opifici e opportunità di lavoro. Pertanto, torno a chiedere da parte vostra la possibilità di un intervento presso il Ministero competente al fine di consentire il finanziamento di cui trattasi».
Vediamo come rinspoderà Salviettina 🏖️
Forse le e’ sfuggita la polivalenza di questa soluzione senza ulteriore consumo di suolo e portafoglio.
Fatta così come è pensata non aiuterà granchè se contestualmente non si svilupperanno poi per i comuni circostanti di Monteodorisio e Cupello anche dei collegamenti rapidi e diretti verso Vasto e San Salvo… e qui in questo progetto non li vedo proprio. A mio avviso ritengo che 32KM di lunghezza siano davvero troppi per questa “variante”.