«Non più provincia dell’Impero, ma lo governeremo l’Impero», con questo parole inizia ufficialmente la campagna elettorale di Tiziana Magnacca per le Regionali del 10 marzo 2024. L’ex sindaca di San Salvo nel pomeriggio ha inaugurato la propria sede elettorale in via Istonia. Presenti la prima cittadina Emanuela De Nicolis con la giunta al completo, alcuni consiglieri comunali (prevedibilmente assenti Alfonso Di Toro e Nicola Di Ninni), il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – partito nel quale Magnacca è approdata la scorsa estate – Etelwardo Sigismondi, alcuni sindaci e amministratori del territorio (i sindaci di Roccaspinalveti Claudia Fiore, Villalfonsina Mimmo Budano e di Liscia Antonio Di Santo, il vice di Fresagrandinaria Aldo Taraborrelli e da Cupello l’assessore Oreste Di Francesco e il presidente Filippo D’Angelo) e numerosi sostenitori (anche dalla sua Castiglione Messer Marino).
«L’Era Magnacca»
Ad aprire la serata, dopo il taglio del nastro e l’inno nazionale diventato un elemento fisso degli appuntamenti elettorali di Magnacca, è De Nicolis: «La sua candidatura è un passaggio scontato, lo merita, la sua sarà ricordata come “Era Magnacca”. Tutti hanno conosciuto la sua tenacia, il suo coraggio, la sua tempra. Sono stati dieci anni di buongoverno della città di San Salvo. Vorrei ricordare tra le varie opere l’importanza che ha dato alla sicurezza delle scuole. Per lei ho quattro aggettivi: impavida, indomita, battagliera, concreta. Avere un referente regionale è fondamentale».
«Vietato tornare indietro»
È stata poi la volta del senatore Sigismondi che ha ricordato la lunga amicizia politica che lo lega a Magnacca, «da quando da studenti speravamo di costruire una nuova classe dirigente» per poi addentrarsi nei temi della prossima campagna elettorale che «sarà storica perché per la prima volta possiamo confermare un presidente per un secondo mandato alla guida dell’Abruzzo. L’alternanza ha fatto solo danni: progetti non finiti e programmazione inesistente. Le grandi regioni si basano sulla stabilità, come Lombardia, Emilia Romagna, Veneto».
«Ringrazio Tiziana per aver accettato il nostro invito, sono orgoglioso di averla nella nostra lista. Non l’ho mai vista remissiva davanti a un problema e per il bene della sua città e dei suoi cittadini non guarda in faccia a nessuno – ha continuato – Così come sono convinto che meritasse la candidatura, sono convinto che dal 10 marzo sarà una consigliera della Regione. Lei ha ridato orgoglio a San Salvo e l’ha trasformata in modello di buona amministrazione. In Regione non si può tornare indietro, è vietato tornare indietro. Più che Luciano D’Amico sembra che il candidato del centrosinistra sia D’Alfonso che ha lasciato una Regione piena di promesse non mantenute».
Alla conquista dell’Impero
Infine, le parole della padrona di casa. «Grazie per avermi voluto nella vostra squadra – ha esordito rivolgendosi a Sigismondi – L’attenzione di Marsilio alla nostra città in questi anni è stata unica, basti pensare alla scelta di San Salvo come tappa di arrivo del Giro d’Italia, una vetrina mondiale».
Non sono mancate le frecciate rivolte ad ex alleati, avversari dello schieramento opposto e non solo. La settimana che si è chiusa è stata contraddistinta da accese polemiche tra opposizioni di centrosinistra e sindaca De Nicolis sulla presenza di Magnacca ritenuta eccessiva negli appuntamenti pubblici. «Grazie a quegli uomini che sono sempre nel centrodestra, Angiolino Chiacchia e Vincenzo Larcinese in primis, agli assessori che hanno lasciato il segno durante i miei mandati. Qualche altro assessore è stato meno forte a quagliare e ha lasciato un segno meno incisivo cambiando poi idea e strada» (il riferimento in questo passaggio è probabilmente ai grandi ex Tonino Marcello e Fabio Raspa).
«Sappiate – ha continuato – che non litigherò mai con Emanuela De Nicolis, chi continua a sostenerlo scomparirà per assenza di segni di vita rilevanti».
«Qualcuno voleva mettermi il bavaglio, voleva evitare questa candidatura, voleva impedirmi di correre – ha poi sottolineato con forza – Io non metto il bavaglio a nessuno e non voglio che qualcuno lo metta a me». Il riferimento in questo caso, secondo alcuni rumors, potrebbe essere anche ad altri componenti del centrodestra del territorio.
Nel leggere la sua lettera a San Salvo, di cui è «innamorata», poi, ha affermato: «Tutti i borghi e i comuni della costa diventeranno la mia patria, sono pronta a portare il peso del comprensorio. Questa è la provincia della produttività abruzzese, è paragonabile alle regioni del Nord-Est, dovremo stare accanto alle imprese durante la transizione e aiutare la sostenibilità sociale delle aziende. Dobbiamo puntare a infrastrutture che consentano ai cittadini di muoversi in sicurezza. Le aree interne chiedono solo sanità di prossimità e viabilità».
«Faremo squadra con un programma che si basa sulla condivisione, abbiamo il dovere di costruire una visione collettiva. Non saremo più la provincia dell’Impero, ma ci candidiamo a governarlo quest’impero».
La sfida è lanciata, la campagna elettorale ha ufficialmente inizio e, dalle premesse, sicuramente non sarà avara di vivaci botta e risposta. I candidati sansalvesi sono per ora due: Magnacca in Fratelli d’Italia e Nicola Argirò nella Lega (in quota Azione Politica), centrosinistra non pervenuto.