Il totocandidati inizia sotto l’ombrellone tra nomi attesi e sorprese

Tra voci (tante), smentite (poche) e ambizioni sussurrate, il totocandidati inizia sotto l’ombrellone. Marzo 2024 è la possibile data delle elezioni regionali. Otto mesi con l’estate di mezzo e le manovre già iniziate dentro i partiti.

FdI: da sinistra, Francesco Prospero, Guido Liris, Carla Zinni e Etelwardo Sigismondi

Marsilio correrà per il secondo mandato. Lo ha già annunciato il 31 marzo scorso con un anno di anticipo. Attorno a lui un centrodestra che, nel frattempo, ha vinto in tutta Italia le amministrative di giugno. Fratelli d’Italia è il partito più ambito tra possibili ingressi e amministratori locali pronti a scendere in campo per conquistare un seggio. La concorrenza dentro il partito è forte. In provincia di Chieti è certa la candidatura di Francesco Prospero: il coordinatore del Vastese ci riproverà. Fu il più votato nel 2019 nella circoscrizione teatina, mancando però di un soffio l’elezione perché il seggio scattò a Pescara a beneficio di Guerino Testa, ora deputato. Con lui i meloniani della prima ora Antonio Tavani, coordinatore provinciale di FdI, la vicesindaca di Casalbordino, Carla Zinni, con la sua dote di oltre 800 preferenze alle comunali del 2021, e Carla Di Biase, consigliera comunale a Chieti. Ma nella lista di Fratelli d’Italia potrebbe spuntare anche il nome di Tiziana Magnacca, presidente del Consiglio comunale di San Salvo (con 1300 voti) dopo dieci anni da sindaca. Chiaro Quotidiano ha provato più volte a contattarla per chiedere conferma o smentita all’ex esponente leghista. Senza risposta.

Francesco Menna (Pd)

Se la coalizione di centrodestra – lista civica più, lista civica meno – è già definita, incerto il perimetro del centrosinistra. Prima questione da risolvere: capire se Pd e Movimento 5 Stelle andranno alle urne insieme o separati. Dipenderà non solo dai programmi, ma anche dai nomi messi in campo da ognuna delle due forze politiche.

L’attivismo del consigliere regionale Silvio Paolucci, ex assessore alla Sanità della Giunta D’Alfonso, lascia intendere che i dem puntano su di lui. Ma nel centrosinistra vastese e il nome più pronunciato nel chiacchiericcio politico è quello di Francesco Menna. Lo è anche nell’opposizione, visto che una sua candidatura significherebbe elezioni comunali anticipate. Il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti viene inserito ormai da mesi nella rosa dei possibili aspiranti alla carica di presidente della Regione. Per candidarsi, dovrebbe dimettersi con sei mesi d’anticipo. Ipotesi che perde quota mentre ne sale un’altra. La futura partita, per Menna, è quella delle elezioni provinciali: se dovesse passare la riforma delle Province, che manderebbe in archivio la legge Delrio, a eleggere presidente e consiglieri provinciali non sarebbero più sindaci e consiglieri comunali. Il voto tornerebbe ai cittadini già nel 2024. A quel punto, potrebbe diventare quella la campagna elettorale di Menna.

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