In Europa cresce il mercato delle auto elettriche (+18%), incertezze sugli stabilimenti abruzzesi

Cresce in Europa il mercato delle auto elettriche, da sempre sotto la lente d’ingrandimento per i riflessi che potrebbe avere nel settore industriale dell’automotive italiano e abruzzese.
Secondo i dati rilevati dall’Istituto britannico Jato Dynamics e analizzati da Il Sole 24 ore, a maggio sono state immatricolate 1.116.472 auto elettriche, dato in aumento del 18% rispetto al mese di maggio del 2022 quando non si superò quota un milione (943.435).

Dall’inizio del 2023 sono 5,3 milioni le nuove auto elettriche immatricolate, aumento del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati inoltre evidenziano la differenza con il periodo prepandemico: il numero delle nuove auto del 2023 è minore di quello dello stesso periodo del 2019 (6,93 milioni di unità registrate), ma più vicino a quello del 2021. Circostanza, questa, che indica le difficoltà dei mercati nel tornare ai livelli pre-Covid19.

Incertezze sulle produzioni

Il futuro degli stabilimenti abruzzesi e molisani legati alla produzione dell’auto con motori tradizionali è stato al centro di un recente confronto tra le rsu della Fiom [LEGGI]. È emersa una difficoltà generale che risparmia poche realtà (tra queste la Honda di Atessa).
Preoccupano in questa direzione il futuro della Magneti Marelli di Sulmona (che produrrà 200mila veicoli in meno con una salita degli esuberi a 135 unità) e i tempi di realizzazione della Giga Factory Stellantis di Termoli che non permetterà il completo riassorbimento di tutti gli attuali lavoratori dello stabilimento ex Fiat molisano (350 dipendenti coinvolti dal cambio di produzione).
Situazione di stallo simile a San Salvo, dove si attendono da anni indicazioni sui futuri investimenti per permettere alla Denso di restare competitiva nella produzione dell’auto elettrica.

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