I lavoratori della Asl Lanciano Vasto Chieti pronti a proclamare lo stato di agitazione. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpi, Fials, Nursind, Nursing Up lanciano l’ultimatum all’azienda sanitaria: «È imperativo convocare le rappresentanze sindacali per intraprendere un confronto costruttivo, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore sanità. Un dialogo aperto e collaborativo con le organizzazioni sindacali è non solo auspicabile ma essenziale per affrontare le problematiche in corso e garantire un ambiente di lavoro sereno e produttivo».
Diversi i punti sollevati dal sindacato: «Delle tematiche da discutere tramite contrattazione decentrata, ad oggi non è stato ancora stabilito un cronoprogramma per la risoluzione delle questioni pendenti, malgrado le nostre precedenti richieste di incontro. La mancanza di pianificazione ci obbliga a sollecitare risposte rapide e un impegno concreto da parte della direzione della Asl 02 Lanciano Vasto Chieti».

Tra i nodi al pettine c’è l’iter per l’erogazione dei buoni pasto destinati al personale attualmente fermo che potrebbe sfociare in azioni legali. Centrale anche il punto sulle prossime assunzioni (30 infermieri professionisti) riguardo alle quali i sindacati, in vista dell’estate, sottolineano: «È fondamentale mantenere in servizio tutti i contratti in scadenza per garantire la continuità operativa, coinvolgendo non solo gli infermieri, ma anche operatori socio-sanitari, personale tecnico e amministrativo. Un rinnovo contrattuale fino al 30giugno è insufficiente; è necessaria una pianificazione a lungo termine per garantire un piano ferie adeguato e la continuità del servizio».
Infine, le sigle sindacali aggiungono che manca anche chiarezza sulla scadenza delle graduatorie attive e alla loro eventuale proroga a seguito delle azioni governative: «È cruciale che tali informazioni ci vengano comunicate con trasparenza».
«Siamo consapevoli – concludono i sindacati – che ogni cambiamento nella Direzione strategica comporta modifiche nelle modalità operative, causando ritardi nell’esecuzione delle procedure e alimentando il malcontento tra i lavoratori. Purtroppo, non abbiamo ricevuto riscontri alle nostre richieste e confidiamo nel senso di responsabilità».
L’auspicio è quindi la convocazione delle rappresentanze sindacali e l’istituzione di un calendario certo, «qualora ciò non avvenisse, ci vedremo costretti ad attivare lo stato di agitazione».