«Dobbiamo iniziare a ragionare nel campo largo anche a livello locale». Paola Cianci chiede un dialogo tra centrosinistra e Movimento 5 Stelle anche a Vasto. L’assessora comunale alle Politiche scolastiche è entrata nel Partito democratico insieme al consigliere comunale Francesco Del Viscio, ma puntualizza: «Non cambia l’assetto della giunta, né quello del Consiglio comunale dove il gruppo di Sinistra per Vasto resta in piedi, com’è giusto che sia nei confronti di coloro che fanno parte di quella comunità ma non hanno aderito al Pd». Con Cianci e Del Viscio, un numero non precisato di attivisti di Sinistra per Vasto, la lista civica che alle elezioni comunali del 2021 ha raccolto 1162 voti, pari al 5,2 per cento. Col congresso da organizzare a dicembre per decidere il futuro segretario del circolo di Vasto, dentro il Pd cominciano a farsi i conti su quanto possa pesare numericamente il nuovo gruppo in un partito che in città conta «circa 150 iscritti, ma il numero esatto potremo darlo solo dopo che la segreteria provinciale avrà ultimato le necessarie verifiche», precisa l’attuale segretario, Simone Lembo.
Nessuno vuol dire quanti siano i sostenitori di SpV transitati nel partito di Elly Schlein: «In questa fase – dice Cianci – non è corretto parlare di numero di tesserati. Abbiamo coinvolto persone vicine a noi. Entriamo per rafforzare l’identità progressista del Pd, come ha fatto a livello nazionale Articolo Uno, il partito di cui siamo figli». «Sinistra per Vasto – afferma Del Viscio – ha aderito col segretario, Mario Enrico Testa, e gran parte del gruppo. Se lo facciamo per puntare alla segreteria? Non ci sono ambizioni personali, è un percorso politico di partecipazione attiva, non parliamo di ruoli e incarichi».
Eppure tra i dem serpeggia il sospetto secondo cui l’ingresso dell’ala sinistra possa celare un altro obiettivo: la candidatura alla carica di sindaco nel 2027. «Non ci si autocelebra», frena Paola Cianci. «Decideranno il partito e la coalizione. Parteciperemo al dibattito, ma non sono le singole persone che possono decidere di imporre la propria candidatura». Solo le future elezioni diranno se gli elettori che si collocano alla sinistra del Pd si sentiranno rappresentati.
Il congresso
«Il mandato è in scadenza», spiega Simone Lembo, segretario uscente del Pd vastese. «Stiamo programmando il congresso cittadino e quello provinciale, che si svolgeranno a dicembre. Avranno diritto a partecipare all’assemblea congressuale tutti i nuovi iscritti che hanno sottoscritto la tessera entro l’11 novembre 2024, mentre chi è già iscritto può rinnovare la tessera entro una determinata ora della data del congresso. Quanti sono gli iscritti? La segreteria provinciale sta ultimando le verifiche, quindi non possiamo dare un numero preciso. Ad ogni modo, sono circa 150. Non mi autocandido per un secondo mandato, nel partito me lo stanno chiedendo e ho dato la mia disponibilità». Il futuro segretario dovrà gestire anche la fase elettorale e, di conseguenza, il metodo di scelta del candidato sindaco. Scelta al momento prematura, ma se la coalizione non troverà la quadra su un solo nome, l’unica strada sarà quella delle primarie.