Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, è arrivato stamattina a Vasto per presenziare all’Alta scuola di formazione del sindacato che si terrà fino a domani 14 settembre alla Grotta del Saraceno. Nel pomeriggio è prevista la tavola rotonda sull’automotive alla quale parteciperanno, oltre al segretario, Fausta Bergamotto (sottosegretaria al ministero delle Imprese e del Made in Italy), Marco Marsilio (presidente della Regione), Graziano Marcovecchio (presidente Pilkington Italia) e Giuseppe Manca (responsabile delle risorse umane e relazioni industriali Italia Stellantis).
Tra i punti centrali c’è sicuramente la delicata situazione della Stellantis e, di riflesso, dello stabilimento atessano oggi alle prese con una produzione dimezzata e una lunga cassa integrazione. Bombardieri, nel punto stampa tenuto stamattina, ne ha parlato con riferimento a un’eventuale delocalizzazione e ai finanziamenti pubblici a favore di aziende che minacciano di spostare le produzioni: «Non è possibile delocalizzare liberamente, lo abbiamo sostenuto già durante il Covid. Abbiamo dato giustamente contributi a tutte le aziende, ma negli altri Paesi sono condizionati al rispetto di alcune regole: non devono delocalizzare, non devono usare la cassa integrazione, devono rispettare principi e leggi sulla sicurezza sul lavoro».
«Chiediamo quindi al governo di inserire elementi di condizionalità che costringano le aziende che ricevono finanziamenti pubblici, e quindi soldi nostri, a rispettare i territori. Ci sono anche delle norme stabilite con l’Ocse che dicono che la responsabilità sociale delle aziende ha una rilevanza e una ricaduta soprattutto nel rispetto dei territori».
E perché questa logica non è stata adottata per lo stabilimento Fiat di termini imerese?
Carissimo Bombardieri, un po’ di coerenza… Anche tu e la tua organizzazione ha firmato la condanna a morte di migliaia di lavoratori Fiat e indotto. Dovreste solo tacere e vergognarvi.