«Siamo l’unica alternativa libera da potenti e poteri», Cupello nel Cuore lancia la campagna elettorale

Si completa il quadro delle presentazioni a Cupello in vista delle prossime elezioni amministrative. Ieri è stata la volta della lista guidata da Marco Antenucci, Cupello nel Cuore, formazione nata in seno a Cupello Democratica, il movimento fondato dallo stesso candidato sindaco, Graziella Costantini e Michele D’Alberto.

Location scelta per l’occasione la sala consigliare; Il valore dell’impegno, lo slogan che accompagnerà la formazione nella campagna elettorale. Oltre ai tre citati, in lista correranno Giulio Pasquale (il veterano del gruppo, ex vicesindaco di Angelo Pollutri), Angelo Ricciardi (altro candidato con esperienze amministrative), Celine Belfiglio, Cristian D’Addario, Marco D’Alessandro, Patrizia Di Giacomo, Silvio Forgione, Jole Matassa, Nicola Pascucci e Francesca Ventrella. Ognuno dei candidati parla del settore più affine inserito nel programma elettorale distribuito a inizio presentazione.

A rompere il ghiaccio è Antenucci che, nel corso della serata, presenterà i vari candidati. Inevitabile partire dalla lacerazione con Officina Cupello: «Contro di noi si è messa in moto la macchina del fango. Non ci guida alcuna ambizione personale. Io da sempre sono impegnato nell’associazionismo e sono spinto solo dall’amore per Cupello. Questa lista è l’unica alternativa libera da potenti e poteri. Spero si possa tornare sulla strada della distensione e serenità che sono ciò che meritano i cupellesi». «Abbiamo scelto il blu perché colore della calma, della pace e dell’equilibrio, il rosso perché è il colore del dinamismo».

Antenucci e D’Addario

È poi la volta di Pasquale che prima di parlare del proprio settore di competenza, l’agricoltura «da valorizzare e sviluppare anche con la collaborazione con l’università di Chieti», attacca il metodo con il quale si è arrivati alla candidatura a sindaco di Dario Leone per Officina Cupello: «Ho accettato la candidatura per spirito di servizio, serviva uno di esperienza. Perché è nata questa lista? Si dicono tante bugie, siamo gente seria che mette il rispetto alla base. Il sano ragionamento politico avrebbe consigliato di compiere la scelta del candidato sindaco prima tra chi ha fatto opposizione per cinque anni e poi con delle “mini primarie”. Invece, dei maghi Zurlì hanno tirato fuori dal cappello una persona che per anni non ha dato nulla alla comunità, per questo abbiamo detto no».

Giulio Pasquale

Tra i vari interventi e proposte che si susseguono, Ricciardi cita le Comunità Energetiche Rinnovabili e la tariffa puntuale per i rifiuti per aumentare la differenziata. «Tale tecnologia – aggiunge Antenucci, dipendente del Civeta – era stata implementata dall’allora consorzio, anche con un costo ragguardevole, ma le amministrazioni comunali non ci hanno mai supportato».
Matassa punta sul «mettere i giovani al centro dell’azione amministrativa con l’istituzione del consiglio comunale dei ragazzi e di una consulta giovanile», Forgione sulla necessità di maggiore sicurezza anche a causa di un numero ridotto di telecamere di videosorveglianza, alcune delle quali malfunzionanti, e un organico di polizia locale insufficiente; D’Alessandro cita il degrado dei parchi urbani, mentre D’Addario l’opportunità di potenziare l’offerta sportiva in paese oggi ridotta e che costringe a costosi spostamenti le famiglie.
Non mancano le contrade, tra le principali criticità citate nei vari appuntamenti elettorali. Marciapiedi assenti, viabilità carente, fogne inadeguate: sono solo alcuni dei problemi che accomunano Montalfano, Ributtini, Polercia (rappresentate in lista rispettivamente da Di Giacomo, D’Alberto e Pascucci) e Bufalara.

Tocca poi all’intervento probabilmente più atteso, quello dell’ex segretaria del Partito Democratico Graziella Costantini, negli ultimi giorni al centro delle decisioni della commissione di garanzia provinciale del partito. L’organo del Pd ha giudicato legittima l’elezione di Adelmo D’Alò avvenuta nel dicembre del 2023 dopo le dimissioni della stessa Costantini (che contestualmente lasciò Officina Cupello). Nel presentarla, Antenucci sottolinea: «Per me resta l’unica espressione del Pd di Cupello, è riuscita a portare il partito da 3-4 tessere, al quale non sono iscritto perché sono un civico per natura, a 54 tesserati».

Antenucci e Costantini

«Non siamo mai andati via – dice Costantini – ma sono stati loro ad averlo fatto. Devo fare un mea culpa, mi sono fidata di persone che sembravano amiche e non lo erano. Mi hanno tolto il ruolo che avevo, mi hanno tolto la sedia e colpito con mozioni di sfiducia e denunce dopo tutto l’impegno profuso in questi anni grazie al quale faccio parte della storia politica della comunità». Poi, un chiaro riferimento a D’Alò: «Puoi farti chiamare segretario, ma solo a parole… gli ideali bisogna averli nel cuore». «Sono anni che lavoriamo a questo progetto e da sempre sono accanto a Marco Antenucci».

Alle Amministrative dell’8 e 9 giugno Cupello nel Cuore competerà con il gruppo dell’amministrazione uscente riunito sotto il simbolo di Semplicemente Cupello con a capo la sindaca Graziana Di Florio e Officina Cupello guidata da Leone.

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