«Denso ed Esplodenti Sabino abbandonate da Governo e Regione»

Propaganda elettorale che non ha portato a risultati concreti e latitanza nelle vertenze. È l’accusa di Gianni Cordisco, responsabile Economia del Pd Abruzzo, che prende in esame la situazione di Esplodenti Sabino (i cui dipendenti da gennaio non percepiscono mensilità) e Denso (da tempo si attende una convocazione dal Ministero, di seguito il link all’intervista sulla vicenda).

«Tra la campagna elettorale e l’indifferenza esiste un mezzomondo che vive in solitudine drammi che la politica e istituzioni dovrebbero affrontare e risolvere – afferma Cordisco – I luoghi in cui si svolge la legittima propaganda devono essere curati sempre, non sono solo una cartolina prendi like durante le elezioni. In Abruzzo parliamo di due profonde crisi, Denso ed Esplodenti Sabino, lasciate sole dall’assenza delle istituzioni preposte dopo il collage di foto utili alle elezioni. Come tutti i malati non curati le situazioni peggiorano. Oggi a Roma la maggioranza di Governo sta salvando un ministro da problemi aziendali, etici».

«Purtroppo per la destra vengono prima le difficoltà dei ministri, poi quella dei dipendenti non pagati o senza stipendio. Ritengono che i problemi dei deboli siano inferiori, rinviabili alle elezioni. A settembre 2023 il noto dramma blocca l’azienda di Casalbordino. A ottobre l’ex e neopresidente della Regione, nell’unica visita, annuncia l’imminente tavolo ministeriale per la cassa integrazione e fondi regionali per la riconversione industriale e delle manovalanze. Foto, note stampa, candidati sorridenti, impegni. Oggi, 4 aprile 2024, il tavolo romano è in istruttoria (ovvero neanche avviato) e i circa 70 dipendenti sono senza stipendio da mesi. Nulla si sta muovendo su Cig, ristrutturazione, riconversione, formazione. Il cancello è chiuso da circa 7 mesi, senza notizie sul domani dal governo regionale e nazionale, ormai assenti».

«Tema simile per Denso – continua Cordisco – Altri attori ma stesso copione in onda: visita natalizia-elettorale dei candidati locali e del presidente. Impegni per tavoli ministeriali, riconversione, formazione, certezze, sorrisi, foto, note stampa. Ad aprile scade la cassa integrazione, già prorogata, e non vi sono notizie sul destino dei lavoratori per il Primo Maggio. Nel corso della lunga campagna elettorale l’azienda ha perso 243 unità dal 2020 al 2023, e circa 180 (stando ai dati del lodevole lavoro dei sindacati) in aria di isopensione per l’uscita dal lavoro. Oltre 400 unità in meno in pochi mesi. Nessuna notizia per la cassa di chi resterà. Nessuna prospettiva nei tavoli delle amministrazioni comunali, regionali, governativi, ministeriali dove la destra governa».

La visita di Marsilio alla Denso

«Le aziende, le lavoratrici e i lavoratori, le loro rappresentanze vanno ascoltate più che fotografate. Il Pd continua a farlo anche mentre la destra è alle prese con gli equilibri del post elezioni regionali, delle imminenti Europee, delle Comunali, dei non eletti e delle vicende dei ministri che affannano la maggioranza. Il Pd regionale accompagnerà con profonda vicinanza alle famiglie e alle comunità colpite da queste crisi e con vivo supporto e con la giusta battaglia politica e istituzionale per chiedere certezze e velocità circa: cassa integrazione, formazione, piani di riconversione industriale, strategie di investimento a supporto delle grandi aziende ma anche dell’indotto e degli eccellenti artigiani del territorio. Siamo al fianco dei sindacati, dei piccoli imprenditori, delle donne e gli uomini che soffrono l’assenza di lavoro e di reddito».

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