“Guerra degli alberi”: dal cimitero a corso Garibaldi il fronte si allarga

Tra critiche degli ambientalisti e interrogazioni in Consiglio comunale, l’abbattimento degli alberi continua a infiammare il dibattito politico a Vasto. L’amministrazione Menna prosegue sulla strada intrapresa e le ripiantumazioni non placano le polemiche di ecologisti e opposizione.

Un altro fronte si apre nell’area cimiteriale. «Questo Comitato cittadino, venuto a conoscenza del progetto di ampliamento del cimitero comunale, chiede che, in previsione della costruzione di ulteriori loculi, le magnolie presenti nel perimetro del camposanto vengano messe a dimora in altre aree, attualmente sprovviste di alberi. È il caso della villetta Due Pini, attualmente desertificata e brulla o la villa dinamica del quartiere San Paolo, anch’essa rimasta priva di numerosi alberi». La richiesta è messa nero su bianco da Gian Carlo De Nicola, presidente del Comitato amici degli alberi, ed è rivolta agli assessori all’Ambiente, Gabriele Barisano, e ai Servizi manutentivi, Alessandro d’Elisa.

La gestione del patrimonio arboreo continua a far discutere. Nei giorni scorsi è iniziata la piantumazione dei lecci nella Riserva naturale Marina di Vasto. Prenderanno il posto di 75 alberi (prevalentemente pioppi ed eucalipti) già segati perché i tecnici del Comune li hanno ritenuti pericolanti, quindi pericolosi per ciclisti e pedoni che percorrono la pista ciclopedonale Vasto-San Salvo.

Il numero delle piante recise sale a 86 considerando anche quelle spezzate dalla tempesta di vento della notte tra il 2 e il 3 novembre. Un intervento spropositato, quello del Comune, secondo gli ambientalisti.

Cimitero

Visto il progetto di ampliamento del cimitero, il Comitato amici degli alberi chiede di salvare le magnolie. «L’operazione di trasferimento», afferma De Nicola, «dovrebbe essere effettuata da una ditta specializzata per evitare che le piante, una volta messe a dimora, non riescano a sopravvivere come è già successo per le altre magnolie messe a dimora a suo tempo nella villa dinamica del quartiere San Paolo».

«Corso Garibaldi, tiglio monumentale a rischio»

«Torniamo a segnalare – scrive De Nicola – il precario stato di salute del tiglio di corso Garibaldi, per il quale questo Comitato aveva redatto un anno fa una scheda tecnica per poterlo inserire nell’elenco degli alberi monumentali d’Abruzzo.  Non sappiamo a che punto sia la procedura nel caso in cui fosse stata attivata, ma quello che preoccupa maggiormente è il precario stato di salute della pianta che presenta una fortissima infestazione di cocciniglia, già segnalata a suo tempo ai competenti uffici comunali.  Non è l’unico problema: l’asfalto è arrivato al collo delle radici, indebolendo le difese immunitarie del grande albero. Sarebbe quindi il caso di intervenire tempestivamente e nello stesso tempo avviare (qualora non fosse già stato fatto) l’iter per inserire il tiglio nell’elenco degli alberi monumentali d’Abruzzo».

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