«Chi si è dissociato da Officina Cupello lo ha fatto per ambizioni personali»

In un lungo comunicato stampa, Camillo D’Amico ripercorre le tappe della nascita di Officina Cupello e chiarisce la propria posizione dopo essere stato chiamato in causa nella recente presentazione di Cupello Democratica

L’11 febbraio 2023 è nata Officina Cupello e gli obiettivi erano chiari. Per tutti! La finalità era ed è quella di riunire in un’unica coalizione, a forte trazione centrosinistra aperta ai civici, per riportare alla guida della comunità un sindaco e una maggioranza espressione di quest’area politica. In quella circostanza, senza nascondere le naturali e umane resistenze di taluni, tutti eravamo consapevoli che l’adesione a questo progetto, di campo ampio e largo, avrebbe sostanziato possibili rinunce a pur legittime ambizioni personali e/o di gruppo politico e consiliare.

La scelta aveva e ha un valore strategico e di prospettiva sia sul piano politico che amministrativo. Nel nostro comune si vince o si perde anche per un solo voto. Era ed è una scelta dove, inevitabilmente, il noi sovrasta l’io!
La costituzione del gruppo consiliare unico, che ha fuso i precedenti di Insieme per Cupello e Risposta Civica, è stata una naturale e logica conseguenza; in questa circostanza posi la necessità che tutti i consiglieri comunali uscenti potessero poi avere la possibilità di ricandidatura nelle prossime elezioni di giugno 2024 al di là del ruolo e delle scelte personali di ognuno. Scelta pienamente accettata e condivisa da tutte le componenti.

Dall’11 febbraio 2023 in poi tutte le iniziative pubbliche e quelle consiliari hanno visto il corale concorso, partecipazione ed appoggio di tutti; tra queste evidenzio con orgoglio la festa dell’Unità Democratica svolta nei mesi di luglio e agosto 2023 con ben 7 serate di impegno corale e di animazione collettiva.
Il Pd, mio partito politico di appartenenza, in questa intera vicenda è sempre stato attivamente protagonista e anche nel congresso cittadino all’unanimità ha approvato la mozione finale sulla quale venne poi acclamata la segretaria risultata eletta.

Tutto non è stato animato ‘contro’ qualcuno o qualcosa ma ‘per’ la comunità e il territorio affinché, dopo 10 lunghi anni di fallimentare amministrazione a guida centrodestra, a Cupello e ai cupellesi si potesse offrire un’alternativa democratica valida, giovane, colta, plurale e preparata a gestire un comune che è in predissesto e strutturalmente deficitario.
Chi si è dissociato dal progetto lo ha fatto perché non ha visto soddisfatte le proprie ambizioni personali. La creazione di Officina Cupello era ed è una scommessa più grande ed ambiziosa delle pur legittime aspettative personali dove il ‘noi’ viene prima dell’io.

Camillo D’Amico

Personalmente ho cercato di essere collante in tutti i contesti politici, associativi ed amministrativi; e questa esperienza ho voluto portarla anche dentro Officina Cupello perché solo attraverso un’unità vera e non di facciata, un’inclusione delle migliori forze ed energie si può offrire alla comunità qualcosa di nuovo non rituale o di riproposizione dei soliti noti anche se sotto mentite spoglie.

In tutti questi anni, in cui ho portato sulle mie spalle il complicato ruolo di capo dell’opposizione, che è  compito non facile verso una maggioranza sorda e autoreferenziale dove le uniche risposte sono state la derisione e l’ignoranza assoluta al rispetto del ruolo altrui, molte critiche spesso sono venute proprio dall’interno di qualche esponente di lungo corso del locale circolo del Pd che poco o nulla ha condiviso delle scelte organizzative e politiche così come delle azioni amministrative fatte dal gruppo consiliare.

La mia azione è stata sempre  quella di esercitare  una paziente ma necessaria mediazione tra posizioni  diverse ma, la ricchezza della democrazia, insiste proprio nel franco e leale confronto dialettico tra le parti.
In tutto questo contesto la scelta di Officina Cupello è ricaduta su Dario Leone quale candidato sindaco che ha un curriculum vitae e politico di altissimo profilo con una cultura personale di spessore indiscusso che rappresenta anche un’esperienza di buona politica che darà ai cupellesi la possibilità di avere un primo cittadino autorevole, di sani principi che non vive di politica ma del suo personale lavoro tanto di aver già annunciato di rinunciare completamente alla sua indennità se eletto.

Attorno a Dario Leone va costruita una squadra nuova, giovane, capace e piena di entusiasmo nella voglia di fare; squadra che è in itinere e ogni ulteriore innesto di idee e persone saranno ben accettate. In questo contesto chiedere un “passo indietro o di lato” a chi è più avanti negli anni o per l’esperienza politica e amministrativa non è delittuoso ma rappresenta la generosità che si deve verso le giovani generazioni.

Sono e resto in Officina Cupello perché la ritengo una scelta giusta nella quale condivido appieno i principi a monte del progetto a discapito degli interessi personali; di tutti anche quelli miei anzi ad iniziare proprio da quelli. Cupello e i cupellesi ci chiedono unità e non divisioni.
Umilmente cerchiamo tutti di non deluderli di nuovo e lasciare la nostra comunità ancora in mano a chi ha interpretato la propria missione amministrativa solo per fare selfie, feste e passerelle.

Camillo D’Amico

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