Regionali 2024, solo tre le donne elette in consiglio

In attesa della proclamazione degli eletti, nella composizione del nuovo consiglio regionale restituita dai numeri delle urne sono solo tre le donne tra i banchi dell’Emiciclo, due in maggioranza e una in minoranza: 3 su 29.

Tiziana Magnacca

Nel gruppo di maggioranza ci sarà la sansalvese Tiziana Magnacca (Fratelli d’Italia). Se dovesse spostarsi in giunta, in consiglio entrerebbe Francesco Prospero, primo dei non eletti. Se anche l’assessore uscente Nicola Campitelli dovesse trovare la conferma nell’esecutivo, scatterebbe il seggio per un’altra donna, Carla Zinni.
Insieme all’ex sindaca di San Salvo ci sarà Marianna Scoccia (di Prezza), consigliera uscente Udc e rieletta nella lista Noi Moderati con 5.257 preferenze nella circoscrizione aquilana. La terza donna siederà in opposizione, Erika Alessandrini, eletta nel Pescarese con 2.463 nella lista del Movimento 5 Stelle.

Marianna Scoccia

Altre due donne potrebbero rientrare con le surroghe della giunta: nella circoscrizione aquilana Maria Assunta Rossi (5.491 voti) con un’eventuale nomina di Mario Quaglieri (11.748 preferenze in FdI) e la segretaria provinciale teramana di FdI Marilena Rossi (5.381 preferenze) con il ritorno in giunta di Paolo Gatti (10.867 voti, fu già assessore con Gianni Chiodi).

Il primo mandato appena conclusosi di Marco Marsilio rappresenta quello con la maggior presenza femminile degli ultimi anni con 7 consigliere: Sabrina Bocchino, Simona Cardinali, Antonietta La Porta, Federica Rompicapo, Marianna Scoccia, Sara Marcozzi e Barbara Stella. In giunta inoltre c’era Nicoletta Verì, assessore alla Salute che eletta nella Lega nel 2019 con 4.934 preferenze non ha trovato la conferma in questa tornata elettorale: candidata in Marsilio Presidente nel Pescarese ha raccolto 2.559 voti.
Tar le non confermate eccellenti ci sono la vastese Sabrina Bocchino che era stata eletta con 3.777 nella Lega e che, nello stesso partito, ha perso quasi mille voti: 2.840. Stessa sorte per Sara Marcozzi, per due volte candidata presidente col Movimento 5 Stelle. Passata – non senza contestazioni – in Forza Italia, ha contato solo 1.150 preferenze; nel 2019 erano state 6.535, 3.336 nel 2014 (in entrambe le occasioni si candidò anche come consigliera).

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