La seconda vita del professionale “don Bosco”, i primi studenti: «Speravamo in questa riapertura»

La seconda vita dell’Istituto professionale salesiano di Vasto inizia dal taglio del nastro di questa mattina. Ma, soprattutto, ricomincia dai primi 16 studenti che hanno deciso di iscriversi per costruire il loro futuro nel settore della logistica.

Aule e laboratori in cui migliaia di ragazzi avevano imparato a lavorare erano ormai vuoti da 13 anni. Dal momento in cui si era chiuso il rubinetto dei finanziamenti regionali. «Quando fu chiuso questo istituto – racconta monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto – manifestai dispiacere a tutti i livelli». Questa è «una scuola da vivere, una comunità da amare, una casa da costuire», un «centro che vuole raccogliere ragazzi e ragazze, vuole farli camminare con le proprie gambe» impartendo loro «non solo una formazione astratta, ma anche delle capacità concrete».

L’Istituto «è tornato a vivere un’aria corale, è sentito da tanti: si è messa in moto tanta gente, non solo i salesiani, ma anche le autorità locali, gli imprenditori e molti cittadini», fa notare don Mario Tonini, presidente dell’associazione Cnos-Fap Abruzzo, che esorta, per il prossimo anno scolastico, ad «avviare i corsi a settembre».

Gioacchino Passafari, direttore dell’Istituto professionale salesiano di Vasto, fornisce i dati di questo primo anno del corso di logistica: «Abbiamo già 16 iscritti, a 19 ci dobbiamo fermare. Si sono iscritti ragazzi al primo o al secondo anno di scuola superiore, ma anche alcuni che hanno lasciato il secondo anno di altre scuole per iscriversi a questo primo anno». «Questo è l’unico progetto del settore logistica che ha vinto in provincia di Chieti. Il finanziamento che arriverà a giorni servirà per coprire circa la metà delle spese per la realizzazione dei laboratori di meccanica industriale. La scuola sarà dotata di laboratori di meccanica industriale, elettromeccanica, meccatronica e saldatura. I banchi sono stati forniti da Remo Salvatorelli», storico presidente di AssoVasto, che ha fortemente voluto il riavvio dei corsi di formazione professionale. «I monitor – racconta Passafari – sono stati donati da un’azienda del Nord, poi ci sono state donazioni private e altre provenienti da aziende di Vasto e San Salvo». Premiate con un simbolico omaggio floreale per l’impegno profuso Giuseppina Primavera e Cristina Stivaletta.

Don Stefano Aspettati, superiore della Circoscrizione Sacro Cuore dell’Italia Centrale, ammonisce: «Non rendere possibile la partenza di un corso a settembre infulenza le scelte delle famiglie». La scuola professionale «non è un piano B per chi ha già provato un’altra scuola, ma è un piano A come gli altri». Il riavvio delle lezioni è già un primo risultato, perché «non è facile di questi tempi riaprire dove si è chiuso. È difficile, vista la carenza di risorse».

«Tutte le forze politiche, nessuna esclusa, hanno contribuito a questo risultato», scandisce il sindaco, Francesco Menna. Presenti anche gli assessori Licia Fioravante, Anna Bosco, Paola Cianci, Carlo Della Penna e i consiglieri comunali Francesco Prospero e Lina Marchesani. Collegati in videoconferenza i consiglieri regionali Pietro Smargiassi e Sabrina Bocchino. «Abbiamo dimostrato – sottolinea Smargiassi – che la politica, se vuole, è capace di raccogliere le istanze del territorio». Per Sabrina Bocchino «è un risultato fondamentale per la crescita dei nostri giovani» la riapertura dei corsi professionali, che consentiranno «di avere maestranze formate a dovere».

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Comments 1

  1. Rosalba Colabraro says:

    Una bellissima cosa dare ai giovani una alternativa se non si è portati per studi intellettuali . Preparare i ragazzi al lavoro con il sano supporto di un istituto come i SALESIANI non è da poco. Congratulazioni al direttore Gioacchino Passafari e tanti auguri per un buon avvio di questo importante istituto

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