Automotive e farmaceutica spingono l’export abruzzese

Le grandi multinazionali dell’automotive e della farmaceutica trainano la ripresa delle esportazioni abruzzesi. Lo dice lo studio realizzato da Aldo Ronci su dati Istat e Coeweb, per conto di Cna Abruzzo, sui risultati relativi ai primi nove mesi del 2023.

L’indagine è stata presentata questa mattina a Pescara. Tra gennaio e settembre del 2023 l’Abruzzo ha fatto segnare un incremento di 906 milioni di euro, pari al 13,7%, rispetto allo stesso periodo del 2022: se allora l’insieme dell’export regionale ammontava a 6.615 milioni, nello stesso periodo del 2023 si passa a 7.521, dato che piazza la nostra regione al quarto posto della graduatoria nazionale, con una media Italia quattordici volte inferiore. 

Tale performance positiva si regge su due pilastri, oltre al tradizionale punto di forza della produzione dei mezzi di trasporto si è aggiunge ora anche il farmaceutico. L’analogo studio del settembre 2023 aveva evidenziato la diminuzione del peso dei dati dell’export dell’automotive della Val di Sangro [LEGGI]. I nuovi dati paiono sottolineare un’inversione di tendenza: «dei 906 milioni di incremento registrati, infatti, se è vero che la fetta maggiore (418 milioni, pari al 46%) è dovuta ancora alla produzione dei mezzi di trasporto realizzata in Val di Sangro, è pur vero che dal comparto della produzione di medicinali arriva una crescita di 354 milioni, che vale un robusto 39% in più rispetto al 2022», spiega una nota della Cna Abruzzo.

Furgoni al porto di Vasto

Quanto ai territori, le variazioni dell’export nelle province abruzzesi riflettono nella loro disomogeneità le tendenze delineate dei settori-chiave. Se Chieti (+429 milioni) e L’Aquila (+249) riflettono i risultati di automotive e farmaceutica, è invece il Teramano a manifestare (con 161 milioni in più) una dote di maggiore versatilità complessiva, visto che gli incrementi arrivano anche dai prodotti tessili e dell’abbigliamento (+34 milioni; 27,3%), dall’alimentare (+26;+32,7%), dagli accessori veicoli (+44;+52,5%). Tutto ciò mentre il Pescarese si piazza in fondo alla graduatoria con un incremento di 66 milioni.

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