Rapina alla gioielleria, furti d’auto e negli appartamenti: Vastese nel mirino

Ormai non è una novità vedere ladri e rapinatori entrare in azione nel Vastese nel periodo prenatalizio. Ieri a Vasto la rapina messa a segno a Sarni Oro, la gioielleria del Centro del Vasto, il centro commerciale di via Cardone, nella parte alta della città. Le vie di fuga c’erano. Se, come probabile, si tratta di criminalità in trasferta, gli ignoti potrebbero aver usato la vicina provinciale 181 Vasto-San Salvo per dileguarsi senza passare nel centro abitato. Fatto sta che il bottino è ingente, al termine di un’azione fulminea attuata, con le armi in pugno, quando mancava una ventina di minuti alla chiusura. E se anche i quattro malviventi nella fuga hanno perso parte del bottino, comunque il malloppo è verosimilmente di svariate migliaia di euro. Al vaglio le immagini della videosorveglianza per individuare la targa dell’auto, il percorso seguito, più difficile identificare i responsabili, che hanno agito a volto coperto. Gli agenti del Commissariato di via Bachelet ieri hanno raccolto anche le testimonianze del personale, che all’arrivo dei rapinatori si era rifugiato in bagno.

Sette anni fa Sarni Oro del Centro del Vasto aveva subito un altro raid. Il 14 aprile 2016 il bottino fu di mezzo milione di euro. Uscendo dall’iper di via Cardone, uno dei banditi colì alla testa col calcio della pistola un ignaro cliente che stava parlando al telefono. Nella fuga, la gang aveva bruciato l’auto usata per mettere a segno il colpo, fuggendo con un’altra vettura. Le indagini si conclusero con l’arresto di tre persone di San Severo (Foggia).

In queste settimane prenatalizie il Vastese era già entrato nel mirino dei ladri tra auto rubate e, in alcuni casi, ritrovate completamente cannibalizzate (leggi), e raid negli appartamenti (leggi).

Nei mesi scorsi era toccato a un supermercato, il Tigre della centralissima piazza Verdi, all’incrocio più trafficato della città (leggi). Era il 23 febbraio, quando uno uomo con un taglierino in pugno si era fatto consegnare il denaro della cassa. Era stato arrestato un mese dopo (leggi). A giugno, invece, nella tabaccheria di corso Plebiscito, dove un rapinatore solitario si era appropriato di un magro bottino di qualche decina di euro (leggi).

Di recente il nuovo questore di Chieti, Aurelio Montaruli, aveva sollecitato il potenziamento della videosorveglianza comunale per mettere sotto controllo gli ingressi della città e combattere la criminalità in trasferta:

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