«Unire Vasto e San Salvo oggi è ancor più necessario di allora»

Di cosa parliamo – A poco meno di cinquant’anni dal Piano Kurokawa (articolo e video), torna d’attualità il tema della fusione tra Vasto e San Salvo. Unire i due comuni: il dibattito si innesca nuovamente proprio mentre, 70 chilometri più a nord, Pescara, Montesilvano e Spoltore hanno deciso che nel 2027 diventeranno un unico comune. La testimonianza di Alessandra Notaro, figlia di Nicola, sindaco di Vasto che affidò al grande architetto giapponese l’incarico di ideare un’innovativa ipotesi di sviluppo.

Vasto, aprile 1974, presentazione del Piano Kurokawa: da sinistra Nicola Notaro, l’ambasciatore giapponese Harunuci Takeuci, il senatore Giuseppe Spataro e l’architetto Kisho Kurokawa

Intervista di Michele D’Annunzio – Video di Nicola Cinquina

Cinquant’anni dal Piano Kurokawa, le puntate precedenti:

  1. Quel sogno mai realizzato della città armonica Vasto-San Salvo: il Piano Kurokawa
  2. Prof. Felice: «Guardare al futuro, Vasto e San Salvo insieme potrebbero diventare capoluogo di provincia»
  3. Kurokawa e quell’intuizione di mezzo secolo fa: così immaginò la Via Verde
  4. «Unione Vasto-San Salvo, nel 2074 se ne parlerà ancora. E anche di quel referendum impossibile»
  5. «Il Trigno non può essere il confine: Vasto, San Salvo e Termoli come un’unica città guida del territorio»

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *