Annunci veloci, attese lunghe anche mezzo secolo: ecco le opere pubbliche divenute telenovele

Promesse, annunciate, presentate. Mai realizzate. Più vengono indicate come risolutive di atavici problemi, più possono aspettare. Di opere pubbliche rimaste solo sulla carta (a volte neanche quella dei progetti, ma solo quella delle comunicazioni più o meno ufficiali) Vasto è piena, o forse sarebbe meglio dire vuota. In periodo elettorale, ma anche lontano dai giorni in cui le schede cadono nelle urne. Non solo le telenovele come l’ospedale, per cui a cinque mesi dalle regionali iniziano i primi studi tecnici su quel terreno vuoto dal 1999, né la sempre invocata e, allo stesso tempo, contestata variante alla statale 16. Ma anche molte idee e soluzioni buttate come sassi nello stagno e poi finite sul fondale della memoria corta. In una città in cui, non solo d’estate, interi quartieri soffrono per rotture di condotte idriche e acqua razionata, l’ammodernamento delle tubazioni dovrebbe essere la priorità delle priorità. In una quarantina d’anni forse il rifacimento si sarebbe potuto programmare.

L’elenco non è breve e nemmeno esaustivo:

Quarto lotto della circonvallazione Istoniense (collegamento corso Mazzini-via del Porto): dalla fine degli anni Ottanta (circa 35 anni).

Raddoppio del porto e ultimo miglio ferroviario: dal 2006 (17 anni).

Terzo casello autostradale, dagli anni Novanta, (circa trent’anni).

Nuova strada Sant’Antonio Abate-Vasto Marina: annunciata nel 2008 e rimasta nelle mere intenzioni (15 anni).

Parco Diomedeo, di fianco alla provinciale 212 Istonia, la strada che collega Vasto città alla riviera: fine anni Ottanta (circa 35 anni), oggi se ne riparla perché il Comune ha chiesto alla Regione i fondi Fsc per fare un percorso ciclopedonale dal Parco Muro delle Lame alla Via Verde della Costa dei Trabocchi (video).

Variante della statale 16: primo progetto nel 1967 (video) (56 anni). Contestato lo scorso anno il progetto dell’Anas, troppo impattante sul costone orientale, gli 87 milioni sono tornati al mittente. Si riparte da zero.

Nuovo ospedale (video): acquisto del terreno nel 1999 (24 anni).

Rifacimento rete idrica colabrodo, circa 40 anni.

Copertura terminal bus, dal 2006 (17 anni).

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Comments 2

  1. Domenico says:

    Le telenovelas delle opere pubbliche annunciate e mai compiute ci vorrebbe una settimana e forse non basta e diversi toner per scrivere che cosa? I nostri politici di qualsiasi colore essi siano non hanno a cuore lo sviluppo della città salvo poi piangersi a dosso e guardare con tristezza comuni più piccoli che ci sorpassano.

  2. Un uomo coincidente says:

    Le cose comunque son due … o cambiano promesse o su queste fanno un minimo passo avanti. Ci credo io che la politica del territorio è diventata assolutamente …. Senza credibilità …

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