Per il completamento della Fv. Sangro almeno altri 3 anni e mezzo. Scintille D’Alfonso-Marsilio

Scintille tra l’attuale e l’ex presidente della Regione. L’ultima querelle riguarda il cantiere per ultimare la fondovalle Sangro ripartito dopo un periodo di stallo. Ieri Marco Marsilio ha visitato la galleria in fase di realizzazione: dei due chilometri previsti ne sono stati scavati solo 700 metri. Ritardo sulla tabella di marcia che il presidente regionale addebita alla sacca di metano trovata in fase di lavori: «Purtroppo c’è stata una lunga interruzione dei lavori poiché, dentro la galleria sotto la montagna, è emerso del gas metano che non solo ha costretto i tecnici dell’azienda aggiudicataria dell’appalto a rivedere l’assetto del cantiere ma c’è stata anche la necessità di rinnovare la convenzione con l’Anas e di verificare l’aumento dei costi nel frattempo intervenuto sul prezziario».

Per completare il tunnel saranno necessari almeno altri tre anni e mezzo, «Purtroppo dover eseguire i lavori in una condizione molto diversa da come erano stati preventivati anni fa quando è iniziato il cantiere, comporterà una lavorazione molto complessa. La Regione continuerà ad assicurare il massimo sostegno, la massima vigilanza e la migliore collaborazione istituzionale per fare in modo che non ci siano altri contrattempi e che il cantiere possa andare avanti senza ulteriori ritardi e blocchi».

Le parole di Marsilio non sono passate inosservate agli occhi di Luciano D’Alfonso che da presidente reperì le risorse necessarie ai lavori per 190,4 milioni si euro (78 dal Masterplan,
62 dal decreto “Sblocca Italia”, 30 dalla Legge di stabilità 2013, 20,4 dalla Legge 388 del 2000). «Al contrario della governance regionale attuale – dice D’Alfonso – noi seguimmo passo dopo passo tutto l’iter dei pareri e riuscimmo in tempi record a consegnare i lavori alla ditta vincitrice dell’appalto nel febbraio del 2018. Il completamento dell’opera era previsto per il 2022. Purtroppo il cantiere è rimasto fermo a lungo poiché è stata trovata una sacca di metano profonda duemila metri, inoltre i costi sono lievitati notevolmente ed è stata necessaria una perizia di variante suppletiva. Adesso i lavori sono ripresi ma la fine dell’opera è slittata al 2027 (se tutto va bene)».

Luciano D’Alfonso

«Avremmo voluto che sulla Fondovalle Sangro ci fosse stato lo stesso impegno profuso per avere il Napoli calcio a Castel di Sangro: dobbiamo constatare che non è così, e che a distanza di quasi 6 anni dall’inizio dei lavori siamo ancora in mezzo al guado – conclude l’ex presidente – Ma soprattutto: dov’è l’equivalente della Fondovalle Sangro per la Regione guidata dal centrodestra? Qual è la loro opera-simbolo?».

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