Talking Walls: via alla realizzazione di due murales sulle palazzine Ater del quartiere San Paolo

Si intitolano Let’s play together e Pensami e sono le opere che saranno realizzate rispettivamente da Nicola Di Totto e Marco Keno Del Negro sui muri di due palazzine del quartiere San Paolo di Vasto. Il progetto Talking Walls sbarca anche nel popoloso quartiere vastese grazie ai primi due murales che decoreranno le pareti delle palazzine in via G. Spataro n.5 e in via A. De Gasperi n.23. L’iniziativa è promossa dall’assessorato alle Politiche giovanili e abitative del Comune di Vasto in collaborazione con l’Ater Lanciano-Vasto. 

Talking Walls (Muri parlanti) ha già portato alla riqualificazione di alcuni spazi pubblici in provincia di Chieti come, tra gli ultimi, La Ghirlandata al Pantini-Pudente [LEGGI].

«Talking walls arricchisce il progetto San Paolo in Cammino – dice il sindaco Francesco Menna – I murales hanno lo scopo di rafforzarne l’identità e il lavoro che stiamo facendo e sono certo che susciteranno l’interesse di molti appassionati di questa forma d’arte e la curiosità dei turisti che visiteranno la nostra città. Ringrazio il presidente dell’Ater Fausto Memmo per la disponibilità e per aver condiviso con grande entusiasmo questa bella idea».

«Vasto ha la fortuna di avere degli artisti conosciuti e molto apprezzati che hanno creato una rete di professionalità con cui collaboriamo da alcuni anni – aggiunge l’assessora alle Politiche giovanili e abitative Paola Cianci – dando vita a dei progetti con la finalità di avvicinare il pubblico alla street art. Le opere hanno l’obiettivo di esprimere con immagini e parole un richiamo di natura sociale all’importanza dell’aggregazione, dell’inclusione e della bellezza del vivere insieme. Stiamo lavorando per sviluppare altre proposte che ci sono pervenute».

«L’impegno e l’attenzione verso i quartieri dell’edilizia residenziale pubblica – conclude il presidente dell’Ater Fausto Memmo – passa anche attraverso lo stimolo di sensibilità artistiche e culturali, utili a migliorare i luoghi dell’abitare e del patrimonio Ater».

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