Forfait Malgioglio, l’assessore risponde: «Non ci sto a farmi dare dell’incapace»

«Non mi faccio dire incapace da nessuno soprattutto se so di aver agito per il bene della mia città e dei miei concittadini». A dirlo è l’assessore alle Attività Produttive, Maria Ida Troilo, a seguito delle forti polemiche scaturite a seguire della mancata ospitata di Cristiano Malgioglio domenica 9 luglio, in occasione della “Notte Fucsia”.

L’eclettico artista, com’è ormai noto, era stato dapprima annunciato come super ospite dell’evento e poi, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte dell’Ente, era stato registrato un suo forfait che aveva fatto sobbalzare la minoranza che ha gridato all’incapacità degli organizzatori.

L’assessore alle Attività Produttive, Maria Ida Troilo

«Questo assessorato, dal mio insediamento, ha organizzato oltre dieci grandi eventi, dal Natale, all’estate, passando per Halloween, senza gravare di un solo centesimo sulle casse comunali a differenza di quanto accadeva prima – ha detto Troilo -. Prima di dare dell’incapace a qualcuno, bisogna rifletterci bene, documentarsi e solo alla fine, nel caso, parlare». Per quanto riguarda invece la pietra dello scandalo, ovverosia il forfait di Malgioglio, carte alla mano, ma senza addentrarsi nei particolari, l’assessore ha spiegato come sono andate le cose. «Avevamo preso accordi non verbali con un intermediario di Malgioglio – spiega Troilo -. Accordi che, poi, a pochi giorni dell’evento, sono cambiati e non avendoli ritenuti congrui, ho deciso di non accettare. E comunque la serata era dedicata alle eccellenze lancianesi, il super ospite sarebbe stata solo la ciliegina sulla torta». E anche sulla polemica del presunto sfruttamento dei ragazzi dell’istituto De Titta – Fermi, rimanda le accuse al mittente parlando di una «collaborazione già in atto da mesi».

Dopo una settimana passata a discutere di Cristiano Malgioglio, forse, ora la querelle potrà finalmente essere messa nel cassetto dei ricordi insieme alla certezza che, con una comunicazione più efficace, probabilmente, le polemiche sulla “Notte Fucsia” avrebbero da subito lasciato spazio ad argomenti ben più seri. 

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