Dall’Abruzzo a Capo Nord in vespa: l’avventura di Luca De Laurentiis

Un celebre motto dei bikers afferma che “la differenza tra il viaggio in macchina o su una moto, è come la differenza tra osservare il mondo come spettatore o far parte del mondo”. Esplorare, conoscere e vivere un’esperienza unica e forse irrepetibile sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto Luca De Laurentiis, lancianese originario di Roccascalegna, a salire sulla sua vespa e partire per un viaggio “on the road” che dal natio Abruzzo lo porterà ad attraversare tutta l’Europa fino a Capo Nord in Norvegia, nella propaggine più settentrionale del Vecchio Continente.

Una idea “pazza” solo all’apparenza che lo stesso De Laurentiis racconta a Chiaro Quotidiano. «Questo progetto nasce guardando in tv e sul web i video e i documentari su viaggi in economia compiuti con mezzi di fortuna, a tal proposito avevo deciso di da tempo acquistare una Vespa 125 da attrezzare per qualche gita fuori porta. Mi capitò un’occasione con questa Pk 50s del 1982, e decisi di acquistarla. Poi forse per caso, o tramite qualche inserzione su Google, ho trovato l’annuncio di Raidtribe che organizzava questo viaggio d forniva un percorso che permettesse di visitare piccoli paesini lungo il tragitto fino a Nordkapp, con un itinerario completamente percorribile anche con un ciclomotore 50cc. L’offerta era buona – sottolinea De Laurentiis – ma pensai anche ai tanti mesi di pianificazione di cui avevo bisogno per organizzare un viaggio simile. Dopo qualche incertezza mi sono convinto ed ho deciso di partire».

Nonostante l’entusiasmo e la voglia, Luca pensa anche a quanta strada e chilometri lo attendono fino alla Norvegia. «Il mio odio per i lunghi viaggi è risaputo, in auto compio a malapena il percorso per andare a lavoro, ma il senso di libertà che ti dà le due ruote e la lentezza che rende tutto unico vero e vivido è impagabile».

Insieme a Luca un gruppo di motociclisti-esploratori deciso a non lasciare nulla d’intentato tra le strade, le città e le campagne d’Europa. «L’itinerario è partito da Firenze dove mi attendevano altri quarantasei compagni di viaggio, ma il mio tour era partito in realtà da casa e dall’Abruzzo, quindi sono arrivato in Toscana che già avevo 460 chilometri sotto le ruote. Il non essere solo mi aiuta e mi conforta perché i motoveicoli da 50cc non sono l’ideale per lunghissime avventure come questa. Andiamo avanti ad una media di 350 km circa al giorno. Per un viaggio del genere non si è mai davvero pronti e sei lunghi mesi spesi tra acquisti in ricambi, attrezzature e abbigliamento hanno solo smorzato un po’ la tensione».

Tra la tensione e la paura di un cammino così avventuroso, resta intatta l’emozione per un’esperienza straordinaria che siamo certi Luca non dimenticherà facilmente. «Attraversare l’Europa in vespa è un qualcosa di unico, è lento, scomodo, a volte frustrante, ma viaggiare lentamente su strade provinciali ti permette di vedere ciò che si ignora percorrendo le autostrade, di vivere realmente la strada. E la strada in moto, sulle lunghe tratte sa trasmetterti sensazioni uniche. Ho capito che non importa quanto sia numeroso il gruppo o quanti posti tu riesca a visitare…dentro il casco sei solo, tu, la moto e la strada, ed è stupendo e pericoloso al tempo stesso perché secondo me in queste circostanze si impara davvero a conoscere se stessi ed i propri limiti». Ieri sera Luca passata Mirow è giunto a Rostock per prendere il traghetto. Passione, coraggio, determinazione ed un pizzico di follia fino al Nordkapp. Casa è alle spalle, la via davanti...buon viaggio Luca.

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