Consumo di bevande in contenitori di vetro consentito solo all’interno e titolari e gestori che dovranno isolare i violenti ed evitare assembramenti nelle vicinanze del proprio locale. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha firmato oggi l’ordinanza n. 40/2023 per regolare le modalità di somministrazione delle bevande destinata ai gestori e ai titolari delle attività operanti nel territorio cittadino che ha tutta l’aria di una stretta.
Nelle premesse del documento si cita spesso il decoro urbano che, soprattutto d’estate, risente dell’abbandono, «inaccettabile», di bottiglie di vetro (e bicchieri), spesso rotte, in parchi e aree verdi che rappresentano anche un pericolo per i cittadini.
«È doveroso e urgente intervenire, a tutela dell’igiene, del decoro e sicurezza urbana e alla incolumità pubblica insidiata dall’abbandono di contenitori di vetro specie nelle ore serali e notturne», si legge nell’ordinanza. Menna sottolinea che la situazione «è fonte di pericolo per l’incolumità pubblica» e che «aumentano gli interventi degli operatori sanitari per prestare assistenza a causa di ferite causate dall’abbandono di cocci di vetro con una forte incidenza anche sulla spesa pubblica e sanitaria».
Per «contrastare i comportamenti prevaricanti, aggressivi e di sostanziale inciviltà, determinati solitamente dall’abuso nell’assunzione di bevande e di alcolici» e andare incontro alla richiesta dei residenti di «maggiori controlli delle occupazioni esterne dei locali di pubblico esercizio», il primo cittadino stabilisce quindi una serie di obblighi per gli esercenti che saranno in vigore da domani 6 giugno fino al 1° ottobre e che, inevitabilmente, faranno discutere.
Gli esercenti dovranno «avvalersi delle procedure più veloci per contattare le forze di polizia per allontanare e isolare clienti molesti, ubriachi (passaggio che ricorda il caso del 25 aprile, nda) e minorenni che chiedono da bere nonostante i divieti» e impedire «che gli avventori escano all’esterno del pubblico esercizio con bicchieri e bevande in vetro e/o in altri contenitori e gettino rifiuti di ogni genere al suolo che possano pregiudicare l’incolumità delle persone e pregiudicare il decoro urbano». È compito sempre di titolari e gestori «evitare assembramenti all’esterno e nelle immediate vicinanze».
La somministrazione di bevande e alcolici in contenitori e bicchieri di vetro o di latta – si legge – può avvenire «esclusivamente all’interno dei propri locali e la vendita delle bevande previa spillatura (alla spina) o mescita in bicchieri di carta o plastica»; si ribadisce poi «il divieto del consumo su aree pubbliche o su aree private ad uso pubblico, nel territorio comunale di Vasto, con bibite o alcolici in contenitori, bottiglie e bicchieri di vetro o contenitori di latta, acquistati o a qualsiasi titolo acquisiti altrove dalle ore 00.00 alle ore 24.00».
Titolari e gestori di locali dovranno inoltre «posizionare idonei contenitori per il deposito di bicchieri di plastica e altro che non dovranno essere abbandonati sul suolo pubblico o aperto al pubblico». Prima della chiusura serale dovranno «effettuare un’accurata pulizia degli spazi antistanti (inclusa strada e marciapiede) delle aree utilizzate per gli allestimenti esterni con tavoli e sedie, rispettando le regole per i rifiuti della raccolta differenziata».
Ai trasgressori 150 euro di sanzione.
I PRECEDENTI – Come detto, l’ordinanza è destinata a far discutere, soprattutto per gli obblighi per titolari e gestori che, oltre a evitare che gli avventori escano fuori con la bevanda in contenitori di vetro, dovranno – e qui il compito ha connotati utopistici – anche impedire gli assembramenti nelle vicinanze dell’attività.
I precedenti, di certo non mancano e in passato hanno sollevato ampie discussioni. Basta ricordare il dibattito sullo stop alla musica all’aperto da ottobre a maggio [LEGGI] (nel quale è intervenuto anche il consorzio Vasto in Centro,LEGGI) o il paradossale divieto di vendita di alcolici nei giorni del Jova Beach Party non solo a Vasto ma anche a San Salvo e Casalbordino [LEGGI]. I sindaci, spesso impotenti di fronte alle conseguenze da eccesso di alcool (risse e danneggiamenti), firmano ordinanze limitative sulla carta (analogo provvedimento fu adottato dal primo cittadino sansalvese Emanuela De Nicolis in occasione della festa di San Vitale, LEGGI), ma che, altrettanto spesso, risultano difficilmente applicabili nella realtà.