Falsi dipendenti nella lettura dei contatori, la Sasi segnala il fatto ai carabinieri

Alcune malviventi, fingendosi dipendenti della Sasi e con la scusa di dover leggere i contatori avrebbero cercato d’introdursi nelle case di diversi cittadini. La formula è tristemente nota e a quanto pare ancora utilizzata soprattutto a danno di persone anziane che spesso hanno aperto la porta a ladri e balordi, a giovani gentili e sorridenti che hanno esibito tesserini e si sono presentati come dipendenti di Enel e Gas, per letture o presunti guasti. Solo per entrare in casa e agire indisturbati, complice l’ingenuità del malcapitato di turno. Da qualche giorno sembrerebbe che a tentare di sperimentare questo collaudato iter siano dei falsi dipendenti Sasi. Per fortuna nessun furto è stato messo a segno, ma al centralino della società è arrivata una segnalazione che ha creato una comprensibile preoccupazione.

Un utente sembra si sia insospettito dalla presenza di un furgone – pare si tratti di Fiat Scudo con loghi Sasi – nella zona di Torre Marino a Lanciano con a bordo alcune persone in tuta rossa che avrebbero chiesto di effettuare la lettura dei contatori nelle abitazioni della contrada. Evidentemente la tipologia della macchina e il colore della tuta hanno destato più di un sospetto tant’è che qualcuno ha deciso di chiamare direttamente la società e verificare.

«Noi non abbiamo in dotazione furgoni di quel tipo e i nostri dipendenti non indossano tute rosse – fanno sapere dalla Sasi – e non stiamo effettuando lavori, né letture dei contatori in località Torre Marino. Chiunque dovesse presentarsi con queste caratteristiche non è riconducibile a noi e se dovessero verificarsi altre situazioni sospette, vi preghiamo di avvertirci. Intanto ringraziamo lo spirito di osservazione e il senso civico del cittadino che ci ha fatto un racconto piuttosto preciso e ci ha permesso di fare chiarezza» Questa mattina, giovedì 24 maggio, con l’obiettivo di scongiurare eventuali truffe ai danni di incolpevoli e ignari cittadini, il fatto è stato segnalato dalla Sasi al maresciallo Presutti della compagnia dei carabinieri di Lanciano.

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