Retribuzioni in ritardo da mesi, i lavoratori del gruppo Lido in stato di agitazione

I dipendenti del gruppo Lido (Lido srl, Acif srl e Taif srl) entrano in stato di agitazione. La Lido gestisce le due strutture accreditate per attività di Residenza Protetta Disabili Adulti a Crecchio (Il Castello) e Ortona (Residenza Protetta “Tommaso Berardi”) e la segreteria provinciale della Fp Cgil denuncia che da diversi mesi i lavoratori non ricevono puntualmente le retribuzioni dei mesi correnti. La forza lavoro occupata è di poco meno di cento unità: 55 a Ortona e 36 nella struttura di Crecchio.

La struttura di Ortona

«La Lido srl – spiega il segretario della sigla sindacale Giuseppe Rucci – nel mese di dicembre aveva rassicurato tutti (per l’ennesima volta) preannunciando solo un lieve slittamento circa il pagamento della 13esima mensilità. Le rassicurazioni sono rimaste solo sulla carta poiché ad oggi le retribuzioni correnti vengono erogate costantemente con ritardo o non erogate come per la mensilità corrente. Non abbiamo notizie certe e dettagliate sul perché si sia generata questa situazione che sta determinando enormi difficoltà ai lavoratori e alle loro famiglie, in un momento particolarmente complicato per quello che riguarda la situazione del paese, relativamente agli aumenti dei costi energetici, alle spese per i costi familiari e alla crescita dell’inflazione. Tutto questo genera anche molta preoccupazione per il futuro. Inoltre stiamo parlando di lavoratrici e lavoratori che con encomiabile impegno e professionalità hanno fornito continuità assistenziale durante tutto il periodo della pandemia, pagando un prezzo altissimo anche in termine di contagi. Chiediamo un intervento formale e ufficiale al Servizio Accreditamento Strutture, nelle more delle obbligazioni alle quali le strutture devono attenersi, al fine di fare chiarezza su questa incresciosa situazione, garantendo la continuità lavorativa ed economica a tutti gli operatori, impiegati da tantissimi anni in questo servizio».

Il prossimo 28 aprile, i lavoratori delle due strutture protesteranno davanti alla residenza protetta di Ortona, per chiedere la risoluzione del problema che sta mettendo in difficoltà numerose famiglie.

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