È una ventata di ottimismo quella che è arrivata dal rapporto del Polo Automotive Abruzzo che, a quattro anni dal primo osservatorio, fotografa una situazione di rilancio in cui le aziende abruzzesi non hanno da invidiare nulla a quel del nord Italia.
«Val di Sangro esprime eccellenze a partire proprio dalla Honda che, da 50 anni, con il suo indotto è il terzo polo della componentistica in Italia», commenta il managing director di Honda Italia, Marcello Vinciguerra. E c’è fiducia guardando al futuro anche grazie alla crescente domanda di mezzi a due ruote che arriva dal mercato europeo. «Abbiamo dovuto sospendere la bassa stagione per il volume di lavoro che abbiamo ed occupare 900 dipendenti anche in periodi in cui di solito c’è un calo – dice Vinciguerra -. Lo stabilimento di Val di Sangro si muove con rinnovato vigore così come le 19 aziende locali dell’indotto che viaggiano allo stesso livello di ritmo».
E anche quando si parla di crisi, alla Honda non c’è mai il pollice verso. «La crisi è sempre un principio da osservare come livello di urgenza per mantenere e sviluppare opportunità, uno stimolo a rinnovarsi sempre. Cinquant’anni fa Honda è venuta qui perché cercava prato verde su cui far attecchire la propria cultura industriale – conclude – oggi vive qui sul territorio perché siamo in grado di esprimere un valore attraverso le persone e gli abruzzesi che sono quelli che fanno accadere le cose ma che hanno anche la capacità di trasformarsi in relazione al mercato ed alle nuove tecnologie».