A Tufillo al via la costituzione di una Comunità energetica rinnovabile

Al via, in territorio di Tufillo, i lavori per la costituzione di una Comunità energetica rinnovabile. Il progetto verrà presentato giovedì 26 aprile (ore 18) nella biblioteca comunale. L’iniziativa nasce nell’ambito delle iniziative del Gal Majella verde e vede coinvolti il Comune di Tufillo, le associazioni HELP, Montagne in Movimento e Impresa 21, le aziende Suncity srl e Innoind. In cantiere c’è anche una collaborazione con l’università Chieti-Pescara per monitorare le fasi di avanzamento del progetto e le percezioni in merito al tema delle energie rinnovabili. 

Tufillo

«Le Cer aprono a nuovi modi di gestione dell’energia e rappresentano una grande opportunità per ripensare l’abitare – spiegano gli organizzatori – I piccoli paesi abruzzesi sono un campo fertile per sperimentare forme di reale transizione ecologica e delineare, in piccola scala, modelli replicabili altrove.I lavori vedranno susseguirsi attività di formazione e animazione rivolte a cittadini e amministratori del territorio a tavoli di pianificazione energetica. Gli aspetti culturali, la partecipazione e le competenze tecniche e giuridiche sono ingredienti indispensabili per attuare processi sociali green e digitali. Il progetto C.E.R.T. (comunità energetica rinnovabile tufillese) ormai è ai nastri di partenza. La speranza è che possa essere stimolo e strumento per generare integrazione e autodeterminazione attraverso un’idea di futuro condiviso. Un obiettivo importante nel cronoprogramma del progetto è arrivare pronti al bando PNRR da 2,2 miliardi sulle comunità energetiche di prossima uscita, ma la sensazione è che qualcosa si sia comunque già avviato». 

Cosa è una Cer?
«La Direttiva europea 2001/2018- (RED II), emanata con la finalità di delineare il percorso dell’Europa per la transizione energetica, introduce per la prima volta i concetti di autoconsumo collettivo e le CER. La REDII, recepita in Italia con il decreto legislativo 199/2021, con l’introduzione delle CER stimola la produzione di energia da fonti rinnovabili localmente, cioè in prossimità dei consumi, e in questo modo permette di efficientare il sistema di distribuzione e trasporto dell’energia, eliminando gli sprechi. Allo stesso tempo, però, le CER, concedono potere alle comunità locali e generano forme di democrazia diretta inedite. In dettaglio, una CER è costituita da una rete di consumatori e produttori organizzati all’interno di un soggetto giuridico, che vogliono produrre e scambiare energia elettrica in un territorio delimitato dall’appartenenza alle stesse cabine primaria di alta tensione. Tranne i soggetti che operano prevalentemente in ambito energetico, tutti possono partecipare ad una CER: privati e amministrazioni pubbliche, aziende, associazioni del terzo settore, enti religiosi».

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