Chiara Palmieri, di Vasto, è ricercatrice all’Università di Brisbane, dove dirige la ricerca della School of veterinary. Scrive per Chiaro Quotidiano le sue Cartoline dall’Australia. Per raccontarci un luogo geograficamente lontano, ma idealmente vicino per migliaia di abruzzesi che dall’altra parte del mondo hanno i loro parenti, emigrati dall’Italia decenni fa o di recente per conquistare il loro futuro.
Gli Australiani amano il caffè, non c’è dubbio… e non l’espresso veloce al banco… ma sedersi davanti ad una tazza di caffè, chiacchierare, studiare, fare incontri di lavoro, lavorare al computer anche per ore in un cafè o espresso bar. Ed assolutamente normale è andare in giro con un caffè take away (caffè da asporto) come si vede nei film o serie televisive americane.
Ma la vera domanda è… che caffè prendi? Se non si vuole sbagliare, la prima volta non si va più in la’ di un cappuccino…ma poi ci si inizia ad incuriosire e la lista dei tipi di caffè in realtà va ben oltre un semplice espresso, macchiato o cappuccino… Espresso doppio? Piccolo? Long black? Latte? Flat white? Mocha? Chai? Iced latte? Altro che scoprire come si sono formate le galassie o come scono scomparsi i dinosauri… il vero quesito della società moderna è capire la differenza tra un macchiato e un piccolo, o tra latte, flat white e cappuccino.
Il macchiato, per esempio, si prepara con un espresso e uno strato di schiuma di latte, mentre il piccolo è sempre un espresso ma con latte caldo non schiumato.
Il flat white (originario dell’Australia o della Nuova Zelanda) consiste in un espresso doppio con uno strato di latte caldo (in genere senza schiuma), il latte (fratello maggiore americano del cappuccino) contiene, guarda caso, molto più latte e solo una sottile schiuma di latte in superficie (ed è’ servito anche in una tazza più’ grande). Mentre la formula matematica del cappuccino è 1/3 caffè espresso, 1/3 latte caldo e 1/3 schiuma di latte.
Morale della favola… per chi non è avvezzo, anche prendere il caffè richiede tanto studio… non nego che ancora oggi devo controllare i disegni che illustrano schematicamente i diversi tipi di caffè con la quantità dei diversi “ingredienti”. Ma allora riuscireste a dire quali sono i caffè nella foto?