Riconsegnato l’Istituto Sant’Onofrio, ma lavori da completare: «Costi lievitati durante la pandemia»

Una gestione diretta oppure l’affidamento a un’impresa privata, che dovrà completare gli ultimi lavori. Il futuro dell’Istituto Sant’Onofrio di Vasto è da decidere. Stamattina in municipio la consegna delle chiavi all’Asp (Azienda pubblica di servizi alla persona). La certezza è che l’ex convento quattrocentesco rimarrà una casa di riposo. I problemi cominciarono nel 2018, quando un blitz dei Nas riscontrò la presenza di più persone di quelle che avrebbe potuto ospitare, ma anche prestazioni fuori setting, visto che la struttura avrebbe potuto ospitare solo anziani autosufficienti o lievemente non autosufficienti.

Lavori di messa a norme igienico-sanitaria e antincendio terminati, ma non del tutto completati perché “i costi dei materiali sono lievitati durante la pandemia. Gli ulteriori lavori richiederanno circa 100mila euro”, spiega Maurizio De Filippis, responsabile unico del procedimento. Gli interventi già eseguiti sono serviti a eliminare le barriere architettoniche e costruire i servizi igienici per disabili in ognuna delle 30 stanze singole. Sono costati 400mila euro, di cui 283mila 500 erogati dal dipartimento Salute e Welfare della Regione Abruzzo e gli altri 116mila 500 dal Comune di Vasto. Alla presenza di funzionari municipali e rappresentanti dell’associazione Amici di Sant’Onofrio, il sindaco, Francesco Menna, ha consegnato le chiavi dell’antico convento a Concezio Tilli, presidente dell’Asp, che così prende in carico la struttura con l’impegno a esperire due strade: “La gestione diretta dopo aver trovato un finanziamento per le opere mancanti, oppure una procedura ad evidenza pubblica per la ricerca di un imprenditore disponibile a completare i lavori e a gestire il Sant’Onofrio”.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *