«Giro d’Italia e Via Verde vetrine mondiali per il turismo in Abruzzo»

Cicloturismo, Giro d’Italia e le tante potenzialità di una terra che non vuole perdere la grande vetrina della Corsa Rosa per mostrarsi all’Italia e al mondo. Sono questi i temi toccati oggi, venerdì 23 febbraio, nell’incontro con Davide Cassani tenutosi alla Torre Vinaria della Cantina Frentana ed organizzato da Cna Turismo e Gal Costa dei Trabocchi. Cassani (che è già intervenuto ieri alla Feltrinelli di Pescara per la presentazione del suo libro “Ho voluto la bicicletta” è giunto in frentania per partecipare ad uno degli eventi di “Road to… la grande partenza!” con l’obiettivo di realizzare, confrontandosi con gli operatori e le istituzioni locali, possibili percorsi dedicati al ciclo-turismo, e più in generale alla vacanza attiva, quest’ultimo ormai diventato segmento sempre più in espansione sui mercati internazionali. Ex ciclista professionista, ct della Nazionale di ciclismo, commentatore televisivo ed oggi presidente dell’Azienda di promozione turistica dell’Emilia Romagna ha parlato a 360° del binomio turismo e sport e di come questo possa portare grandi vantaggi sia prima che dopo un evento di risalto come il Giro d’Italia.

«Conoscevo già la vostra terra ma oggi grazie ad una lunga e piacevole pedalata sulla costa ho avuto modo di apprezzare e scoprire tante cose nuove – ha affermato l’ospite nel suo intervento – avete un mare bellissimo, una panorama straordinario e tanti angoli ricchi di storia come l’eremo D’Annunziano o l’abbazia di San Giovanni in Venere. Credo che il cicloturismo in Abruzzo potrà ricevere una spinta grandissima da una manifestazione come il Giro la cui “onda lunga” non si esaurisce nei due tre giorni in cui la carovana transiterà qui, ma potrà portare, e sta già portando, dei benefici ed una promozione che se ben orchestrate potrebbero durare per anni.

In Emilia – Romagna, terra da cui io provengo già da tanti anni abbiamo deciso di puntare con forza sui grandi eventi, sullo sport e su forme particolari di turismo ed incoming. La vostra Via Verde – ha continuato l’ex ciclista – con la sua storia di rinascita e di riconversione può essere un manifesto straordinario ed il ciclismo che è praticato da gradi, piccoli, atleti o appassionati pùò rappresentare la chiave per andare alla scoperta di un territorio che ha anche vette e posti fantastici come il Blockhaus o Campo Imperatore che hanno fatto la storia di questo sport».

Le sfide da vincere con per Regione, amministrazioni ed i tanti enti pubblici e private sono però molteplici a partire dalla ciclabilità stessa, dalla . sicurezza sulle strade, passando per le campagne sulla mobilità sostenibile ed il completamento di infrastrutture chiave com’è appunto la Via Verde. «Il cicloturismo – ha affermato ancora Cassani – è un comparto in grande crescita e sviluppo ma ha bisogno di ricettività, servizi ed una efficienza che possa spingere il visitatore italiano o estero a scegliervi: servono guide turistiche, culturali e sportive e professionalità in grado di rendere credibile e spendibile una proposta. La credibilità ha poi bisogno di pubblicità, di comunicazione e di una promozione che può arrivare dai social, dal web, dai grandi eventi fieristici o da una editoria specializzata e di settore. E’ importante studiare chi certe realtà le ha create prima e meglio di noi e da lì prendere spunti e idee giuste».

Programmazione, uno sguardo aperto al futuro ma anche collaborazioni e sinergie con cui guardare al beneficio di tutti e non del singolo, «volendo fare un parallelismo con il ciclismo – ha concluso Cassani – bisogna fare squadra e concorrere ognuno con i propri mezzi ad un traguardo comune: ci saranno cadute ed ostacoli ma se l’Abruzzo saprà avere pazienza, se il pubblico ed il privato lavoreranno insieme, e se il grande orgoglio per la vostra terra, sarà sempre forte come quello che ho avuto modo di apprezzare oggi, questa regione, anche grazie al Giro d’Italia, potrà diventare un punto di riferimento non solo per il cicloturismo per l’accoglienza turistica internazionale».

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