Tentato incendio dell’auto, la vittima: «È la fine di un incubo»

«È la fine di un incubo». Così la destinataria dell’attentato incendiario, fortunatamente non riuscito, commenta l’arresto dell’uomo che secondo la polizia ha piazzato l’ordigno sotto l’auto in via Conti Ricci a Vasto.
Parla attraverso il proprio legale, Rosario Di Giacomo, la vittima: «L’adozione della misura restrittiva rappresenta per la parte offesa la fine di un incubo. Nonostante la prosecuzione delle attività investigative, a nome della mia assistita esprimo un sentito e profondo ringraziamento agli inquirenti per la tempestività, la meticolosità e la professionalità mostrate nello svolgimento delle indagini svolte».

Poche parole che però fanno intendere una vicenda che non si esaurisce nel singolo episodio, pur eclatante, di due domeniche fa. Una circostanza che era già emersa dal resoconto delle indagini fatto dal commissario Fabio Capaldo. L’uomo arrestato – che in passato ha scontato una pena di oltre vent’anni per omicidio – dovrà rispondere non solo di tentato incendio e reati connessi all’uso e alla detenzione di materiale esplosivo, ma anche di atti persecutori.

L’ordigno piazzato sotto l’auto

In giornata, è arrivato anche il commento del sindaco Francesco Menna: «Esprimo grande soddisfazione per l’immenso lavoro svolto dagli inquirenti e dagli uomini della Polizia di Stato, che hanno individuato e arrestato l’uomo ritenuto responsabile di aver collocato nei giorni scorsi un ordigno sotto l’autovettura di una donna. Il peggio è stato evitato grazie all’intervento degli artificieri».

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