Scalo merci alla stazione Vasto-San Salvo: obiettivo riapertura, «utile anche per abbattere Co2»

Si torna a parlare della riattivazione di uno scalo merci alla stazione Vasto-San Salvo. Ieri nel dipartimento Infrastrutture e Trasporti della Regione si è tenuta una riunione convocata dal sottosegretario alla Presidenza con delega alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis. La vicenda del depotenziamento dello scalo merci – causato dall’assenza di numeri che ne giustificassero il servizio – va avanti da circa dieci anni e in passato ha fatto registrare le rimostranze degli amministratori del territorio.

Ora, con le ultime notizie riguardanti nuovi insediamenti e interventi infrastrutturali (Amazon, porto nazionale, gruppo Arvedi, Zes ecc.), probabilmente i numeri potrebbero far registrare un’inversione di tendenza.

Presenti all’incontro l’amministratore unico di Sangritana SpA, Alberto Amoroso, il direttore generale di Arap, Antonio Morgante, il direttore della divisione ferroviaria Tua, Enrico Dolfi, il dirigente del servizio Infrastrutture della Regione, Paolo D’Incecco e il presidente di Pilkington Italia Graziano Marcovecchio e il senatore Etelwardo Sigismondi.

Umberto D’Annuntiis

D’Annuntiis spiga che «si è valutata la possibilità di ripristinare uno scalo merci utile non solo agli investimenti previsti nel protocollo d’intesa Mit-Rfi, ma anche ad incentivare il traffico su ferro e abbattere le emissioni di Co2 in atmosfera con riflessi sulla sicurezza stradale. Tutti hanno manifestato la massima disponibilità, impegnandosi, ognuno per la sua parte, a riattivare linea e scalo».
Sigismondi commenta positivamente: «È un ottimo segnale. Il vertice istituzionale, svoltosi ieri, è un’azione concreta per strutturare una solida sinergia in grado di restituire a Vasto e a un intero territorio interessato dalla Zes una infrastruttura di grande impatto strategico». . 
Il prossimo step è il coinvolgimento Rfi per concordare le misure necessarie al raggiungimento della riapertura.

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