Torna la magia del Presepe vivente tra le suggestive stradine del borgo antico

Centinaia di persone in fila già prima delle 17,30, orario d’inizio del Presepe vivente di Vasto. I vicoli di Santa Maria tornano a rivivere l’atmosfera magica della rappresentazione della natività. Due anni di stop causati dalla pandemia e dalle conseguenti restrizioni hanno creato un rinnovato interesse nei confronti dell’iniziativa che il Comitato presepe vivente è tornato a organizzare con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Vasto.

Il borgo antico, quello raccolto attorno alla chiesa di Santa Maria Maggiore, si è ripopolato di botteghe artigiane. Le piazzette, la Loggia Amblingh e il cortile di Palazzo d’Avalos hanno ospitato figuranti che non si sono solo limitati a indossare i costumi d’epoca, ma hanno ridato vita ad arti e mestieri di una volta, dalla tessitura alla falegnameria, passando per la produzione del formaggio e la bottega del fabbro. Un percorso tra stradine e balconata orientale fino ad arrivare alla riproduzione della capanna di Betlemme sotto il porticato del cortile di Palazzo d’Avalos. A interpretare Gesù bambino è stato il piccolo Nicolò Saturno.

Oggi già tanto pubblico. Si replica a Capodanno e all’Epifania.

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