Omicidio di Eliana Maiori Caratella, il sindaco: «Servizi sociali avevano cercato di starle vicino»

«L’intera comunità di Miglianico è sconvolta da un evento che mai si era verificato nel nostro territorio e che segnala come purtroppo le relazioni sociali, familiari, sentimentali stiano accusando pesantemente le conseguenze di una situazione generalizzata che non consente più ai singoli di ritrovare il senso di equilibrio dopo una qualsiasi frattura». Con queste parole Fabio Adezio, sindaco di Miglianico, esprime il sentimento di dolore di tutti i suoi concittadini per l’omicidio di Eliana Maiori Caratella. La donna, 41 anni, due figli avuti da una precedente relazione, è stata uccisa dal suo attuale compagno con un un colpo di arma da fuoco.

«I servizi sociali del Comune – ha proseguito il primo cittadino – avevano sentito più volte la vittima di questo insensato omicidio, cercando di stare vicino alle difficoltà di una mamma di famiglia alle prese con una situazione particolare della propria vita affettiva, ma quando accadono queste tragedie ognuno di noi sente di non aver fatto abbastanza per chi si è trovato a soccombere di fronte ad un gesto insensato e incomprensibile, che non aveva avuto alcun segno premonitore.

Viviamo in una realtà in cui generalmente i problemi venivano risolti comunitariamente, in cui il vicinato, la cerchia familiare allargata, la comunità civica aiutavano con grande delicatezza e spesso in maniera incisiva le persone a superare i piccoli e grandi problemi della vita quotidiana fornendo un supporto che ora l’evoluzione della società, l’individualismo imperante, la rincorsa ad avere l’immagine più bella possibile sui social e, buon ultimo, lo straniamento imposto dalla pandemia di Covid-19 hanno fatto venire meno, amplificando le fragilità e il senso di solitudine, mali che spesso conducono a gesti incomprensibili».

Adesio conclude dicendo che «credo che l’atteggiamento giusto da tenere sia il silenzio, unito, per chi crede, alla preghiera, sia per la vittima, sia per i suoi figli, rimasti senza madre, e anche per chi ha compiuto un gesto che non ha possibilità di giustificazione».

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