Museo dei capodogli, via alla progettazione: per ricordare lo spiaggiamento anche una scultura

Un museo con un percorso illustrativo nella zona retrodunale di Punta Penna per ricordare lo spiaggiamento dei sette capodogli del 12 settembre 2014 e la gara di solidarietà di quella giornata per salvare i cetacei. Il Comune, con una determina dirigenziale del settore Opere pubbliche, ha affidato nei giorni scorsi la redazione del progetto affinché possa essere sottoposto alla Valutazione d’incidenza ambientale (Vinca).

In quella mattina di otto anni fa, l’allarme fu lanciato da alcuni surfisti che avevano dormito in spiaggia. Memorabile fu la mobilitazione civile per salvare gli animali; per tre capodogli purtroppo non ci fu nulla da fare.

Per il museo, nel gennaio 2021, la Regione ha stanziato 70mila euro. Il progetto prevede bacheche illustrative e la ricostruzione della passerella retrodunale preesistente (distrutta dall’incendio dell’agosto 2020) con un percorso espositivo e sentieri educativi con «attività collegate al ricordo della drammatica vicenda e al tema della salvaguardia delle specie marine». All’interno del futuro museo a cielo aperto sono previste anche attività per i più piccoli con il progetto “Bambini speleologi”.

Il progetto, portato avanti dagli assessori Licia Fioravante (Opere pubbliche) e Gabriele Barisano (Ambiente e territorio), avrà collocazione nella zona del Punto informazioni di Punta Penna della Cogecstre che gestisce la riserva naturale. Oltre ai totem illustrativi che racconteranno la storia dello spiaggiamento di otto anni fa, l’elemento principale che caratterizzerà l’area sarà una scultura rappresentante la coda di un cetaceo. L’opera sarà realizzata in materiale di riciclo ovvero, come spiegano i due assessori a Chiaro Quotidiano, con le funi di imbarcazioni dismesse.

Nel 2020 la realizzazione del museo approdò in consiglio comunale con la proposta di Marco Marra di recuperare le ossa (seppellite in una località non nota) degli esemplari morti per renderli parte integrante del museo. Almeno per ora, questa ipotesi sembra esclusa.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *