«La Regione sottoscriva quanto prima il protocollo d’intesa con la Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee (FIPSAS) per consentire la ripresa delle attività di pesca nei porti, nelle spiagge e nei laghi abruzzesi e, inoltre, stabilisca tempi certi per riportare in discussione la Carta Ittica, il principale strumento di programmazione per la gestione delle acque interne». E’ questo l’appello che lancia, Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia e vice presidente del Consiglio Nazionale Anci, a conclusione di un incontro con un nutrito gruppo di pescatori sportivi, che sollecita una proficua collaborazione tra la Regione e la Federazione affiliata al Coni. Il mondo della pesca in Abruzzo ha dei numeri significativi se si contano gli sportivi tesserati (2100 che svolgono attività agonistica) e appassionati (circa 20mila) che «muovono- dice il sindaco Di Giuseppantonio – un indotto non trascurabile sotto il profilo economico se si considerano tutte quelle attività che offrono al settore l’acquisto o il rinnovo delle attrezzature» . La definizione del rapporto d’intesa tra Regione e FIPSAS riporterebbe la pesca in spiagge, porti e laghi. «La presenza di pescatori in questi luoghi – aggiunge Di Giuseppantonio- consentirebbe tra l’altro di avere delle “sentinelle” lungo la costa abruzzese per scoraggiare la pesca di frodo e i danni all’ambiente marino che esso causa.
Tra settembre e ottobre scorsi, inoltre, organizzati dalla Fipsas , si è potuto toccare con mano tanto a Pescara, per il Campionato del Mondo di Big Game, quanto sulla Costa dei Trabocchi, con il Campionato del Mondo Over 55 di Surf Casting, una significativa presenza di atleti, tecnici e accompagnatori provenienti da tutto il mondo, che hanno trovato ospitalità nelle strutture ricettive di alcune località della costa dei Trabocchi ed anche nella mia città in un periodo in cui normalmente sarebbero rimaste chiuse». E’ stata la dimostrazione che, così come avviene a nord del nostro Paese, sarebbe opportuno tessere un rapporto costruttivo tra Regione e Fipsas per fare in modo che anche in futuro si possa programmare un calendario di eventi di rilievo internazionale, che avrebbe benefici economici non trascurabili.
L’intesa, inoltre, porterebbe alla soluzione del problema sorto nel 2020, quando si è decisa la chiusura della pesca alla trota. Un blocco scaturito da un decreto ministeriale che la Regione ha recepito, vietando le immissioni, anche in acque non pregiate, delle trote sia per attività amatoriale, che per attività agonistica. Ciò ha comportato che non potessero essere promosse competizioni sia a livello provinciale che regionale e di conseguenza una drastica riduzione delle licenze da pesca in acque interne. «Quest’anno, la Regione ha consentito la ripresa ma non in tutte le province abruzzesi. Riprendere il filo del discorso, fermo oramai da molto tempo, è quindi necessario – conclude Di Giuseppantonio – e la sottoscrizione del protocollo d’intesa creerebbe le condizioni per una collaborazione che porterebbe grossi vantaggi per l’Abruzzo».