Un solo carabiniere per tre paesi, tre per cinque centri abitati in caso di servizi consorziati tra Stazioni. È un’altra tipicità delle aree interne di cui i comuni farebbero volentieri a meno. È la desolante situazione vissuta da tre centri dell’Alto Vastese, Castiglione Messer Marino, Fraine e Montazzoli che, almeno sulla carta, dovrebbero poter contare su sei carabinieri in servizio nella caserma di riferimento del territorio (Castiglione). I rispettivi sindaci (Silvana Di Palma, Filippo Stampone e l’assessore Nino Ferrara per Montazzoli in rappresentanza del sindaco Felice Novello) hanno scritto per questo una lettera al prefetto Armando Forgione indirizzandola anche al comando della legione carabinieri Abruzzo e Molise e alla compagnia carabinieri di Atessa affinché siano assegnate altre unità.
«Da anni – spiegano i rappresentanti dei Comuni – la stazione non è mai stata a pieno organico seppur destinataria di sei carabinieri. Ad oggi, di personale assegnato vi sono solo due unità. Come è possibile immaginare, detto numero è del tutto insufficiente a svolgere quelle che sono le attività di controllo, repressione dei crimini e ottemperare a tutte le altre mansioni di servizio pubblico che devono necessariamente essere garantite per la sicurezza pubblica. Si chiede pertanto, stante l’assoluta necessità e urgenza, di implementare il numero di personale presso la caserma di Castiglione Messer Marino, tenendo anche in considerazione che questo comune è considerato a medio rischio criminalità».
La carenza di forze dell’ordine è solo l’ennesima piaga che i piccoli centri dell’entroterra devono sopportare, come se non bastasse la progressiva perdita di servizi (scuole, uffici postali, banche, ambulatori ecc.) e una rete stradale spesso in pessime condizioni. Parliamo di centri abitati ormai con poche centinaia di residenti (nel caso dei comuni su indicati Castiglione 1.533, Montazzoli 857 e Fraine 274), ma con territori ampi da tenere sotto controllo.
Se Atene piange, Sparta non ride. A descrivere con maggior dettaglio la paradossale situazione è il collega giornalista Francesco Bottone che – su L’eco dell’Alto Molise-Vastese – mette sul piatto le difficoltà di Schiavi d’Abruzzo. Anche qui, «tra malattie e assenze», si può contare solo su militare che negli ultimi giorni deve piantonare la caserma durante la ristrutturazione del tetto.
Di recente, l’Arma ha inviato a Schiavi un sottufficiale in ausilio da Archi. Per poter effettuare i servizi di controllo si ricorre alla forma consorziata con la stazione della vicina Castiglione (entrambe afferenti alla Compagnia di Atessa), ma, a quel punto, con i territori di competenza di entrambi i presidi, aumenta anche l’area da sorvegliare: Castiglione Messer Marino, Montazzoli, Fraine, Schiavi e Castelguidone, tre carabinieri per cinque Comuni.
Ciò che vivono le popolazioni dell’Alto Vastese sono solo l’apice di una carenza diffusa di uomini delle forze dell’ordine. Basti ricordare la recrudescenza di furti registratasi a Celenza sul Trigno durante l’estate. I residenti organizzarono ronde per tenere sotto controllo il paese. In quell’occasione, il sindaco Walter Di Laudo sottolineò l’esigenza di avere più uomini nella locale caserma, ma a parte l’organizzazione di un incontro di sensibilizzazione, si attendono ancora i rinforzi. Negli ultimi giorni, furti si sono registrati anche a Montazzoli e Fraine.
L’ultimo appello avrà maggior fortuna? Difficile anche solo illudersi.