Streaming illegale, tocca l’Abruzzo l’inchiesta dei Centri di sicurezza cibernetica della polizia postale

Lo streaming illecito finisce nel mirino della magistratura. Tocca anche l’Abruzzo l’operazione Gotha, la maxi inchiesta sulla pirateria audiovisiva condotta dalla polizia e coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catania. Un’indagine diffusa su quasi tutto il territorio nazionale ha consentito, secondo gli inquirenti, di un’associazione a delinquere transnazionale. La conducono i Centri operativi di sicurezza cibernetica della polizia postale. Le perquisizioni sono scattate in 22 città sparse sullo Stivale: Ancona, Avellino, Bari, Benevento, Bologna, Brescia, Catania, Cosenza, Fermo, Messina, Napoli, Novara, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Siracusa, Trapani, L’Aquila e Taranto.

L’inchiesta ha consentito a magistrati e poliziotti di fare chiarezza su un vasto fenomeno di streaming illecito che coinvolgerebbe quasi un milione di utenti e produrrebbe introiti da diversi milioni di euro al mese.

(foto polizia delle comunicazioni)

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