Levino Milano, la Forchetta del Gambero Rosso premia l’identità abruzzese

«L’esperta famiglia De Sanctis ha scelto la strada più difficile per far conoscere la cucina abruzzese a Milano: niente arrosticini, niente carne in generale. Ma stanno facendo un eccellente lavoro». È con queste poche e semplici parole che la guida Gambero Rosso, Ristoranti d’Italia 2023, ha assegnato una forchetta a Levino Milano, il ristorante che parla abruzzese in zona Navigli.

«Chi ci conosce sa che la nostra famiglia è nella ristorazione da sempre, soprattutto nella Costa dei Trabocchi. – dice Andrea De Sanctis, figlio di Levino, da cui prende il nome il locale – Nel 2019 abbiamo deciso di metterci in gioco, aprire i nostri confini, venire qui a Milano, provando a portare un Abruzzo un po’ diverso dal solito. Non quello di arrosticini e pallotte, ma quello del pesce». Levino è oggi infatti l’unico ristorante di pesce abruzzese a Milano e se la famiglia De Sanctis è riuscita ad arrivare alla forchetta del Gambero Rosso, è proprio grazie all’identità della nostra costa portata su a Milano in un ambiente elegante, sobrio, ma comunque familiare. «Abbiamo ristrutturato il nostro locale cercando di ricreare un raffinato salotto di casa. – dice Andrea a Chiaro Quotidiano – Abbiamo aperto a febbraio 2020 e un mese dopo ci siamo ritrovati in pieno lockdown». E per chi aveva fatto investimenti importanti, dover chiudere poco dopo l’apertura non è stato affatto facile.

«Non è stato facile anche riprendere dopo perché tra aperture, nuove chiusure e divieti, è venuto meno quello che era il nostro target di riferimento. – spiega ancora Andrea – Senza fiere, eventi, spettacoli e partite di calcio a porte chiuse, riuscire ad avere una continuità è stato davvero difficile. Ma noi non abbiamo mollato, anzi, ci siamo messi ancora di più in gioco come famiglia e siamo ripartiti alla grande». E la forza di Levino è proprio questa: puntare su un ristorante di livello, nel centro di Milano, a conduzione familiare, proprio come se ci trovassimo sulla Via Verde. Andrea e papà Levino sono in sala, Claudia, sua sorella, si divide tra sala e cucina e mamma Sandra è in cucina. «Noi siamo abituati alle famiglie che gestiscono i loro locali, qui non funziona proprio così. – spiega Andrea – Perciò, oltre alla volontà di provare qualcosa di diverso, si crea quell’ambiente di fiducia e familiare per cui si torna da noi per un po’ di relax, proprio come in salotto». Ma non si torna da Levino solo per l’ambiente ma soprattutto per il cibo. Gli antipastini e i primi della nostra tradizione, come i tacconcini alla Filippo, sono gli attori principali del ristorante dei De Sanctis. «Siamo partiti con la stragrande maggioranza di clientela abruzzese, oggi invece abbiamo invertito il trend. – conclude Andrea, mentre in sottofondo si sentono i rumori tipici di un ristorante pronto al servizio – E la nostra più grande soddisfazione non è tanto il riconoscimento su un’importante guida, ma tutti i piacevoli riscontri che abbiamo in sala ogni giorno dai nostri clienti».

L’identità abruzzese ha vinto anche a Milano.

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