L’Arcidiocesi ripensa alla creazione di due nuove parrocchie per la città

Creare due nuove parrocchie di cui una ex-novo: è questo il progetto che monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo dell’Arcidiocesi di Lanciano – Ortona ha intenzione di riprendere in mano. Riprendere perchè l’idea almeno in parte, non è nuova e risale a sedici anni fa, quando nel 2006 l’allora guida della chiesa frentana Carlo Ghidelli parlò della costruzione di un nuovo edificio di culto ubicato in contrada Gaeta e dedicato alla figura di San Carlo Borromeo, considerato insieme a San Filippo Neri come uno tra i riformatori della Chiesa Cattolica del XVI secolo. Dopo la prima celebrazione nella nuova chiesa del cimitero, don Emidio vorrebbe dare nuovo impulso ad un progetto che anche a causa degli ultimi due anni di covid, pandemie e restrizioni è rimasto per ora solo su carta.

La parrocchia n° 43 prenderebbe vita dalla separazione dell’antica chiesetta tratturale dell’Iconicella (cosi chiamata per la presenza di una “cona” dedicata alla Vergine) con quella ubicata nella contrada di Villa Stanazzo: la richiesta inoltrata al Prefetto (anch’essa datata) non ha mai trovato il suo compimento e l’arcidiocesi ha intenzione di presentarla nuovamente. La “nuova” chiesa di San Carlo Borromeo andrebbe invece a coprire la mancanza di una parrocchia in un quartiere ampio e molto abitato che al momento si divide spiritualmente tra la Cattedrale della Madonna del Ponte e la chiesa di Sant’Antonio di Padova. L’area scelta (vicina al centro sportivo “Circolo Tennis”) appartiene però ad un privato con la Curia che per ricevere i fondi necessari dalla Conferenza Episcopale Italiana, dovrebbe diventare diretta proprietaria dell’appezzamento di terreno scelto.

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