Un anno fa con il 51,2% delle preferenze, Filippo Paolini vinceva al ballottaggio contro lo sfidante Leo Marongiu, tornando ad essere nuovamente sindaco dopo i due mandati di Mario Pupillo. 365 giorni di governo iniziati da 24 pagine di un programma elettorale che poco aveva del libro dei sogni ma aveva come punti cardine la solidarietà, l’ambiente, cultura, turismo e sport, attività produttive, sicurezza e macchina amministrativa.
«Il primo passo da compiere – si leggeva sul programma elettorale di Paolini e delle liste di centrodestra collegate – sarà verificare con attenzione ed eventualmente certificare le risorse finanziarie del Comune e, una volta acquisito il mandato da parte degli elettori, dovremo effettuare un confronto tra le linee programmatiche e le reali possibilità operative dell’Ente che si esprimeranno in linee di azione nella organizzazione e nel funzionamento degli uffici, in una rete di servizi da assicurare, nelle risorse finanziarie correnti acquisibili, negli investimenti e nelle opere pubbliche da realizzare». Un anno difficile, il primo della giunta Paolini, segnato da una nuova impennata della pandemia, l’inizio della guerra in Ucraina ed i prezzi alle stelle che hanno inevitabilmente interessato anche le casse comunali.
Parlava di «città che cura» il programma del centrodestra, incentrando il tema della solidarietà sulla solitudine dei bambini e degli anziani, il disagio giovanile, la popolazione fragile in genere con la possibilità di istituire un “assessorato alla solitudine”. Progetti, forse, spalmati nei cinque anni di governo, e non solo nel primo.
Per quanto riguarda l’Ambiente si parlava di «favorire al massimo l’economia circolare per ridurre gli sprechi ed incentivare la minore produzione di rifiuti» e, a distanza di un anno, i dati della raccolta differenziata di Ecolan dimostrano come questo sia un obiettivo centrato. Raccolta che supera il 77% con un balzo in avanti di 6 punti in un anno grazie al provvedimento che ha ridotto il ritiro del secco residuo. Provvedimento tanto criticato ed impopolare, quanto efficace. Tanto, nel frattempo però, c’è ancora da fare sulle aree verdi e sull’arredo urbano, vero tallone d’Achille della città.
Interessanti anche i progetti presentati in quella che veniva definita «la vera sfida delle amministrazioni» e cioè i fondi Pnrr. Restando in tema ambiente, sono 14 i milioni che arriveranno per la creazione di un impianto di digestione anaerobica nel sito della discarica di Cerratina e 280mila euro saranno invece destinati alla completa digitalizzazione dell’ente.
Sulla Mobilità, la giunta ha fatto qualche passo in avanti per poi farne qualcuno indietro. La prima decisione e la prima polemica ha riguardato la riapertura del tratto di corso Trento e Trieste in corrispondenza dei Viali delle Rose. Misura criticata, osteggiata da minoranza e ambientalisti, meno dai commercianti ma, dopo una partenza a razzo, senza voler sentir ragioni, la macchina comunale si è poi dovuta fermare, arenata da causa di burocrazia e problemi logistici che hanno lasciato, tuttora, la strada in questione chiusa al traffico da due transenne. È di poche settimane fa, invece, la decisione, tanto attesa e poi arrivata a sorpresa, di modificare gli orari delle ztl nei quartieri storici per andare incontro alle attività che da tempo chiedevano una rimodulazione delle zone a traffico limitato. Croce e delizia resta la questione legata al corso Trento e Trieste, ancora in attesa di una perizia definitiva del tecnico incaricato dal tribunale per sciogliere i nodi della querelle legale sulla fragilità della nuova pavimentazione. Dopo l’esperienza fallimentare della giunta Pupillo è poi tornato il servizio di bike sharing, con una nuova organizzazione, nuovo concept ed un nuovo passo avanti verso la mobilità sostenibile in un’ottica di voler portare sempre meno auto nel centro cittadino.
Tanti sono i progetti legati a Cultura e Turismo nel programma del 2021 che vogliono partire da tre solide basi: una promozione culturale e turistica, l’associazionismo ed un sistema mussale diffuso. Quanto allo Sport, Lanciano continua ad essere carente di strutture sportive ma è notizia di pochi giorni fa la riconsegna del Palamasciangelo alle società sportive.
«Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare» è l’incipit del programma di Paolini all’alba della campagna elettorale 2021 ed oggi, ad un anno di distanza, tra cose fatte, non fatte e ancora da fare, con una crisi energetica che fa più paura della pandemia, la frase di Seneca risulta quanto mai attuale.