Il nuovo volto del Turchino, trabocco doc fedele alla sua storia

È stato presentato questa mattina il nuovo Trabocco Turchino, fresco di restauro, grazie ai lavori che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto con un contributo di 20mila euro assegnato nell’ambito dei Luoghi del Cuore, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, a cui si sono aggiunti 5mila euro messi a bilancio dal Comune di San Vito.

Il restauro di oggi ha voluto ricostituire l’immagine del sistema «attraverso il ripristino dei cinque sottosistemi che lo caratterizzano: – come è stato spiegato in conferenza stampa – la passerella, con appoggi sul fondale (scogli e/o piano sabbioso) in acqua, il reticolo stabilizzante, a livello orizzontale, il piano di pesca (o piattaforma) che verrà riportato alla dimensione originaria, l’apparato pescante, il più complesso, costituito dalle grandi e piccole antenne e dal sistema di stralli di controvento, oltre che dall’argano per il movimento della rete e il capanno. Quest’ultimo è l’unico elemento accettato in una piccola modifica nelle dimensioni».

Il lavoro è stato presentato dal sindaco Emiliano Bozzelli, il presidente regionale FAI Abruzzo e Molise, Roberto Di Monte e i consulenti scientifici, la professoressa Maria Cristina Forlani e l’architetto Marcello Borrone. Nel pomeriggio i cancelli del Trabocco finalmente si apriranno per delle visite accompagnate dai volontari del FAI.

Il trabocco Turchino

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foto di Costanzo D'Angelo

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