“Ambulanti in città”, Laudazi: «Evento che deve cambiare, così non fa l’interesse dei cittadini»

Una location «fuori da ogni ragionevole logica ed in dispregio alla valutazione dell’interesse pubblico e della sicurezza di un intero quartiere della nostra città» con «la riproposizione di  tecniche di esposizione e vendita obsolete». Sono queste alcune delle considerazioni di Edmondo Laudazi, esponente de Il Nuovo Faro, su “Ambulanti in città”, tradizionale fiera delle bancarelle, andata in scena a Vasto domenica 18 settembre. Uniche “note di merito” individuate da Laudazi per l’edizione 2022 dell’evento, le condizioni meteorologiche «che non hanno ostacolato la manifestazione» e gli stand espositivi che, «meno compattati del solito, hanno prodotto un seppur flebile miglioramento delle condizioni di accessibilità e di stazionamento nelle zone interessate, per permettere l’accesso di eventuali mezzi di soccorso sui luoghi del mercato  e lo spostamento dei visitatori. Niente altro di particolare rilievo si è evidenziato».

«L’amministrazione ne voglia conseguentemente prendere coscienza e nota – ammonisce l’esponente de Il Nuovo Faro – per capire come comportarsi nel futuro, per limitare i disagi posti a carico dei cittadini residenti. In particolare, comprenda come queste “fiere” pluriduplicate, abbiano perduto ogni forma di originalità e siano diventate dei puri e semplici momenti di mercato domenicale straordinario, finalizzati soprattutto ai vantaggi degli organizzatori». Eventi che, sottolinea Laudazi, «non fanno gli interessi dei cittadini, ma ne minacciano la quiete e l’incolumità».

Nell’evidenziare le “pecche” organizzative, Laudazi e Il Nuovo Faro sottopongono alcune proposte all’amministrazione comunale per la gestione degli eventi fieristici. «Riportare ad una le manifestazioni di vendita straordinaria ambulante curandone la organizzazione in maniera oculata e in modo da diradare il numero e la consistenza dei punti di vendita e da consentire l’accesso ai soccorsi e la migliore mobilità dei residenti, per le situazioni non preventivabili di possibile emergenza. Delocalizzare la manifestazione “unica”, in aree meno conflittuali sotto il profilo della circolazione viaria e del parcheggio domenicale, quali il lungomare di Vasto Marina, la zona industriale di Porto di Vasto , la zona di via San Rocco-Parco Moscato , il Centro Storico di Vasto, qualificando e nobilitando gli stand espositivi o realizzando un campo boario mercantile a ridosso del parco Aqualand, sui terreni comunali disponibili. Si tratta – aggiunge Laudazi – di tante possibilità alternative e credibili, offerte dal nostro grande territorio, tra le quali un’amministrazione comunale attenta ai bisogni dei cittadini potrebbe scegliere, per progettare il futuro».

«Se invece – afferma – si vorrà insistere con una programmazione ripropositiva e con una gestione solo a tutela della rendita di posizione, anche nel settore del commercio ambulante e del commercio in genere, nonostante la crisi dell’economia cittadina, con i mercati settimanali di Viale D’annunzio e Piazza de Gasperi inadeguati, e con le fiere espositive, modello “grand bazar”, significherà non avvertire le esigenze della popolazione vastese e chiudersi all’innovazione e allo sviluppo».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *