Ore 13.30 – Il Gip Massimo Canosa ha deciso di convalidare l’arresto in carcere e respingere la richiesta, presentata dall’avvocato difensore, di una misura cautelare diversa. Travaglini sarebbe una «personalità particolarmente incline al delitto» ed in mancanza di specifiche certificazioni mediche, seppur le sue dichiarazioni lascino pensare ad un disturbo psicologico, resta nel penitenziario di Villa Stanazzo.
LA PRIMA NOTIZIA – Si è conclusa poco fa l’udienza di convalida per l’arresto di Emanuele Travaglini, il 28enne che la mattina del 13 settembre scorso è entrato a folle velocità con la sua auto nella zona pedonale di corso Trento e Trieste investendo due pedoni che, fortunatamente, non sono in pericolo di vita.
«Ho avuto modo di vedere per la prima volta il mio assistito solo oggi. – dichiara l’avvocato Alessandro Di Martino a Chiaro Quotidiano – È davvero provato per l’accaduto e le sue prime parole sono state di scuse sincere per accaduto e l’immediata richiesta di come stessero le persone da lui investite».
Non si avvalso della facoltà di non rispondere dunque, ma ha rilasciato dichiarazioni al giudice Massimo Canosa ed ha sostanzialmente confessato l’accaduto Travaglini, che però ha altresì detto di non essersi reso conto subito del fatto. «Non era in sé quando con l’auto è entrato in corso Trento e Trieste. Inizialmente pensava di aver urtato dei tavolini ma quando ha capito che il suo gesto aveva potuto arrecare danno a qualcuno, ha subito chiamato i carabinieri. Perché non si è fermato? Dice di aver avuto paura. – dice Di Martino – Il regime carcerario non credo sia compatibile con il suo stato di salute, ho pertanto chiesto al giudice una misura che possa essere più idonea alla sua condizione psicofisica».
Ora non resta che attendere la decisione del Gip che potrebbe arrivare già in giornata. Travaglini è accusato di tentato omicidio.
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