Non c’è pace per il terminal di Vasto, i costi lievitati causano il taglio del numero di pensiline

Cambia ancora il progetto del terminal di Vasto e si riduce il numero delle pensiline previste. Uno degli aspetti cruciali dell’autostazione era già stato rivisto durante la primavera: non più un’unica grande pensilina, ma modelli più piccoli (a fungo) distribuiti all’interno dell’autostazione di via Conti Ricci. Non c’è pace per l’attesa fine degli interventi che nel cronoprogramma iniziale era stata fissata al 30 agosto 2021. I lavori per cambiare il volto del terminal (di cui si discute dagli anni Novanta) sono stati finanziati dal masterplan Abruzzo e appaltati dalla Tua spa. Oltre al cambiamento degli spazi d’attesa esterni dei viaggiatori è prevista la realizzazione degli edifici per sala d’aspetto, biglietteria e bagni e di servizi per le diverse tipologie di trasporto (rastrelliere per bici, colonnine di ricarica per mezzi elettrici).

Il precedente servizio di Chiaro Quotidiano sui lavori al terminal

A costringere la ditta esecutrice degli interventi a chiedere una nuova variante (la prima risale all’anno scorso per salvaguardare due alberi di alto fusto), approvata dalla giunta vastese il 19 luglio scorso, è stato lo stesso problema già registratosi negli ultimi mesi e che grava su tutti i cantieri pubblici e privati: l’aumento dei costi delle materie prime. «La realizzazione della grande pensilina unica – spiega il sindaco Francesco Menna a Chiaro Quotidiano – sarebbe stata eccessivamente onerosa facendo lievitare i costi fuori dal quadro economico. Per questo saranno realizzate pensiline a fungo».

Quello delle pensiline è un tema vecchio quanto lo stesso terminal ed è destinato, salvo piacevoli sorprese, a restare attuale: quando la stazione fu costruita dalla giunta di centrodestra, non c’erano, poi furono installate, ma si rivelarono insufficienti. Per il terminal rinnovato era inizialmente prevista un’unica grande pensilina, si è passati poi a quelle a fungo: 15 preventivate, ma i costi di realizzazione nel frattempo lievitati – stando a quanto detto da Menna, sono saliti da 2.300 euro a 5mila euro ciascuna – hanno costretto Tua e ditta esecutrice a ridurne il numero: «Ne saranno installate 5-6 e in seguito si valuterà se ne serviranno altre con la speranza che la Regione trovi i fondi necessari».

La nuova variante non dovrebbe comportare slittamenti per i tempi di consegna. Questa resta fissata a fine luglio, ovvero tra una settimana: «Io chiedo e sollecito tutti i giorni – assicura Menna – ricordo che la stazione appaltante è la Tua, questo Comune si è impegnato solo a trovare i fondi che arrivano dal masterplan di Luciano D’Alfonso. Mi auguro che i lavori finiscano quanto prima».

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