Alberi da abbattere in viale Harris e via Ciccarone, Wwf: rispettare il regolamento del verde

Rimangono tesi i rapporti tra associazioni ambientaliste e amministrazione comunale di Vasto. Il motivo del contendere, ancora una volta, sono gli alberi abbattuti o da abbattere. Dopo le 84 piante da segare nella Riserva naturale Marina di Vasto, altre questioni ambientali nascono in viale Paul Harris e in via Ciccarone.

«Da regolamento, per ogni albero abbattuto ne deve essere piantato un altro»

Ines Palena, presidente del Wwf zona frentana e Costa teatina, chiede all’amministrazione comunale «se la recente realizzazione del viale pedonale che costeggia il Mc Donald’s, avvenuta a pochi decimetri dai fusti delle piante di cipresso, abbia danneggiato le radici fino a farle morire. In alcuni punti è evidente come la gettata di cemento che costituisce la base del marciapiede è a circa 40 cm dai fusti delle piante. In altri punti si è potuta constatare la lesione delle cortecce e rotture dei rami, che secondo alcuni cittadini, sono conseguenza dei lavori avvenuti pochi mesi orsono». L’organizzazione ecologista chiede il rispetto del principio di compensazione ambientale imposto dal regolamento comunale del verde, per cui «ogni albero abbattuto deve essere sostituito all’interno della medesima area privata o in altra area privata all’interno del territorio comunale con alberi della stessa specie botanica o di altre specie, autoctone, di provenienza genetica locale, secondo un progetto coerente». Per l’applicazione delle norme di cui il Comune stesso si è dotato per tutelare l’ambiente andrebbe istituito, secondo il Wwf, un ufficio comunale, visto che il regolamento «di fatto, viene ignorato anche da chi lo ha approvato».

(foto Wwf)

VIA CICCARONE – Il Wwf interviene, tramite il coordinatore delle guardie giurate volontarie, Claudio Allegrino, «a seguito di segnalazione» per sollecitar gli organi municipali competenti a «bloccare urgentemente i lavori di abbattimento, qualora doveste verificare violazioni del regolamento comunale e delle altre normative vigenti» dopo l’abbattimento «di esemplari di pino e di cipresso» dentro «un’area recintata posta in via Ciccarone, angolo via Santa Caterina da Siena». «Alcuni di questi alberi arrivano anche a dieci metri di altezza. Non vi sono cartelli di cantiere», quindi la segnalazione ha lo scopo di consentire «gli accertamenti previsti dalla normativa vigente». Nello specifico, Allegrino chiede «di verificare se, nel caso in questione, sia obbligatoria l’esposizione del cartello di cantiere e, se affermativo, se sia stato correttamente collocato secondo il testo unico edilizia; di verificare se i lavori di abbattimento siano stati autorizzati dagli uffici competenti comunali ai sensi del regolamento per la gestione del verde pubblico e privato» e se quest’ultimo sia stato applicato «nella parte che prevede la “compensazione ambientale”; di verificare l’eventuale presenza, tra la vegetazione abbattuta, di nidi, pulli o esemplari appartenenti alla fauna selvatica».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *