Dal sogno di Walter al dono: una nuova biblioteca per la Casa Circondariale

Walter, 52 anni, romano, da due anni e mezzo nella Casa Circondariale di Vasto, aveva un sogno: avere dei libri da leggere. A raccogliere il suo sogno è stata l’educatrice Maria Giuseppina Rossi che, lo scorso dicembre, ha chiesto l’aiuto dell’associazione Ricoclaun, già presente nella struttura di località Torre Sinello con altri progetti. In pochi giorni Rosaria Spagnuolo e la sua squadra hanno organizzato la raccolta del libro sospeso nelle librerie della città. Tra libri nuovi e libri usati, sono stati raccolti quasi 700 volumi. Mancavano degli scaffali adeguati, per cui è stato chiesto aiuto ad Emidio Salvatorelli di Vastarredo. L’azienda di Punta Penna ha donato dei nuovi scaffali che hanno preso il posto di vecchi scaffali in metallo. E, a completare l’allestimento della rinnovata biblioteca del carcere, sono arrivate anche delle stampe, donate dai Ricoclaun, di quattro foto di Costanzo D’Angelo.

Oggi pomeriggio la rinnovata biblioteca è stata inaugurata, alla presenza di chi ha contributo alla sua realizzazione. «Abbiamo lanciato la raccolta dei libri nel periodo natalizio – ha raccontato la dottoressa Rossi – e la risposta è stata straordinaria. Dobbiamo dire un grande grazie ai Ricoclaun e alle librerie della città che, oltre a dare la disponibilità all’iniziativa, hanno contribuito donando dei libri». Tante persone, nell’acquistare i libri da donare al carcere «hanno scritto delle bellissime dediche. Le abbiamo raccolte tutte perché danno davvero il senso del dono. Con tutti questi libri, circa 700, da sistemare, abbiamo chiesto aiuto a Vastarredo. Emidio Salvatorelli è venuto qui a vedere cosa servisse, i suoi collaboratori hanno poi montato gli scaffali. Le foto di Costanzo D’Angelo impreziosiscono il tutto, sono delle vere poesie per immagini». Il senso dell’iniziativa è importante. «Vogliamo rendere un luogo vivo, di relazioni. Questo è solo un pezzo della vita – ha detto rivolgendosi alla rappresentanza di detenuti presenti all’incontro – e la lettura può dare la possibilità di vivere altre vite, di trovare il modo di riparare al male che si è fatto prima».

Anche Rosaria Spagnuolo, presidente dei Ricoclaun, ha sottolineato come «la comunità vastese è sempre sensibile e generosa. Qui si è creato un luogo segnato dalla bellezza. E, la bellezza, fa bene a tutti». Emidio Salvatorelli ha raccolto con entusiasmo l’invito a collaborare. «Viviamo qui in questa città e anche il carcere fa parte della nostra comunità. Ci è sembrato giusto contribuire a questo progetto di nuova vita, a quello che può essere un progetto per il vostro futuro». Con nuovi spazi e nuovi libri potrà riprendere anche il percorso dei gruppi di lettura, iniziato diversi anni fa dal gruppo di volontari capitanato da Elisa e Alessandra, insegnanti con la passione per i libri. Il cappellano del carcere, Don Silvio Santovito, ha spiegato che «la lettura fa risvegliare sogni, emozioni, desideri. Fa valicare le sbarre, fa andare oltre. Per chi deve trascorrere qui tanti anni c’è un diverso e difficile andamento del quotidiano. E la lettura può aiutare». Ha poi sottolineato che «la presenza, oggi, chi ha partecipato al progetto esprime attenzione del territorio e delle persone a questa comunità. L’auspicio è che possa aiutare a moltiplicare le iniziative per la vita di questo istituto».

La soddisfazione era evidente negli occhi di Walter. «Leggo tanto, a volte anche due libri contemporaneamente, uno che parla dei tempi attuali e uno storico. Qui prima c’erano solo libri scolastici degli anni ’80. Ora ne possiamo leggere davvero tanti e, come me, in tanti si stanno avvicinando alla lettura». Ed è stato Andrea, a nome dei detenuti presenti, ad esprimere il grazie per il dono ricevuto.

La nuova biblioteca della Casa Circondariale di Vasto

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