Riapertura Corso, Paolini: «Clamoroso autogol di Verna e della passata amministrazione»

Risale alla giunta Pupillo la delibera che non inserisce il tratto di corso Trento e Trieste al centro del polemiche tra quelli pedonali del centro cittadino e a mostrare le carte è proprio il sindaco Filippo Paolini.

«Il consigliere Verna evidentemente ha avuto un momento di amnesia perché la delibera che il 16 ottobre 2019 ha stabilito il provvedimento oggetto di questa querelle vede lui presente, nel senso che l’aveva votata anche lui. È inaccettabile – afferma Paolini – che la minoranza cavalchi qualsiasi cosa pur di farsi un po’ di pubblicità mediatica. Questa volta con una gaffe memorabile attaccando noi su di un provvedimento loro». Insomma, la riapertura al traffico veicolare dell’ultimo tratto di corso Trento e Trieste, nei pressi di piazza Dellarciprete non smette di essere al centro delle polemiche ma l’amministrazione Paolini non ci sta.

«Noi non abbiamo fatto altro che seguire le linee guida per riservare corso Trento e Trieste e strade limitrofe ad uso pedonale. In quella delibera, alla quale ha fatto seguito il provvedimento dirigenziale del 22 ottobre 2019, – specifica il sindaco – che teneva conto proprio del predetto provvedimento di giunta Pupillo, è scritto in modo chiarissimo e fa capire quali fossero gli intendimenti dell’allora amministrazione comunale stabilendo le aree pedonali e non». 

Lo stralcio della delibera del 2019 della giunta Pupillo

Nella delibera del 2019 si legge infatti come, «tra le eccezioni alle strade pedonali che intersecano corso Trento e Trieste», si legge proprio viale delle Rose, intesa come temporanea interdizione al traffico a causa dei lavori per la nuova pavimentazione. «Un’autorete formidabile in termini sportivi, come piace a Verna. – conclude il sindaco – Attaccare la nostra amministrazione comunale che ha avuto semplicemente la cura di seguire le linee guida già stabilite senza ricorrere a stravolgimenti che spesso erano tipici del centrosinistra delle passate amministrazioni comunali».

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