«Italo Iammarino cercava la pennellata perfetta e sapeva catturare la bellezza di Vasto»

Sempre pronto a regalare un sorriso a tutti. Così i vastesi ricordano Italo Iammarino. il pittore scomparso ieri all’età di 83 anni [LEGGI].

L’ultimo saluto domenica, alle 15, nella parrocchia di San Pietro in Sant’Antonio che lui ha sempre frequentato per l’amicizia che lo legava al parroco, don Stellerino D’Anniballe, scomparso nell’estate del 2019.

Italo Iammarino

Nelle 24 ore successive alla morte dell’artista, i messaggi di cordoglio e i ricordi si sono moltiplicati.

«Italo – ricorda l’assessore comunale alla Cultura, Nicola Della Gatta – è stato un artista completo, a tutto tondo, dotato di una capacità creativa singolare con cui ricercava la pennellata perfetta, quella volontà – come amava dire – che sublimasse il reale attraverso una tensione sempre accurata, estrosa, visionaria. Ha saputo catturare la bellezza della nostra città, che ha tanto amato, come pochi altri».

«Ci siamo conosciuti all’Istituto statale d’arte di Vasto», racconta Mario Pachioli, scultore vastese che vive a Firenze. E’ nata una bellissima amicizia con scambi di opinioni artistiche. Era una persona molto sensibile, buona, alla continua ricerca delle innovazioni e, soprattutto, era sua desiderio realizzare delle opere belle per Vasto. Oggi – sottolinea Pachioli – tutti lo piangono perché ci ha lasciato. Peccato che non sia stato valorizzato da chi in tutti questi anni ha avuto i poteri e responsabilità per la cultura. Ormai è troppo tardi».

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