Omicidio De Grandis, Paolini: «Una morte assurda»

Francesco De Grandis detto “Ciccillo”

«Una morte assurda, di una persona mite, che non ha mai fatto del male a nessuno». Così il sindaco Filippo Paolini ha commentato la morte di Francesco De Grandis , ucciso a colpi di pistola stamattina appena fuori dal portone di casa [LEGGI] rappresentando la tristezza e lo sgomento di una città intera.

De Grandis, per tutti Ciccillo, era una persona mite, tranquilla, per nulla incline al litigio e conosciuta in città, da sempre. Fin da quando suonava nel gruppo dei Provos negli anni ’60.

«Una vita vissuta con la passione per la musica e per la pittura – ha detto ancora Paolini – lo chiamavamo “il pittore della notte”. Mi piace anche ricordarlo come uno dei pochi artigiani lancianesi in grado di realizzare un carnevale con tecniche antiche. Caro amico Ciccillo, riposa in pace. Un abbraccio di cuore a tutti i famigliari».

De Grandis lascia i tre figli Franco, Roberto e Carmine e la moglie Liliana. Spetterà ora agli investigatori portare avanti le indagini per capire cosa è accaduto stamattina e quali siano stati i motivi che hanno portato ad un omicidio tanto feroce quanto inaspettato ed apparentemente inspiegabile.

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